
A mettere in guardia gli utilizzatori di dispositivi mobili è questa volta un rapporto (Application Usage and Threat Report) di Palo Alto Research che ha analizzato 3000 organizzazioni ricavandone interessanti informazioni nell’arco di quasi sette mesi, da maggio a dicembre 2012.
Il senso della vita
Il nuovo rapporto fornisce una analisi nell'uso di applicazioni mobili e i rischi ad esse associati in termini di attaccchi di malware e criminalità digitale. L'indagine sintetizza il lavoro di analisi svolto monitorando il traffico mondiale di 3.000 organizazioni che ha permesso l'osservazione empirica di 1395 applicazioni, di un traffico di rete pari a 12,6 Petabytes, di 264 milioni di log riferiti a tentativi di attacco e di 5307 malware diversi.
Lo scopo dell’indagine era di verificare la pericolosità e la correlazione tra uso di applicazioni e malware sui dispisitivi mobile. L’indagine ha preso in considerazione tre tipologie diverse di applicazioni: personali ((Facebook, Pintrest, Tumblr e Twitter, BitTorrent, Box, Dropbox, Skydrive e YouSendit YouTube, Netflix, Hulu Networks), aziendali e professionali (SQL Server, Microsoft Active Directory, SMB, Microsoft RPC ) e personalizzate e interne alle aziende che fanno uso di protocolli di comunicazione diversi.
L’indagine ha evidenziato come il maggior numero di attacchi e l’attività dei ‘malfattori’ digitali, si rivolga prevalentemente alle applicazioni business e aziendali e meno ( 1% del totale) a quelle personali rappresentate dai social network, dal file sharing (condivisione file) e dai video.
L’indagine ha preso in esame quasi 400 applicazioni sociali di uso personale e quasi 1400 applicazioni aziendali ed ha rilevato come nove applicazioni siano responsabili o oggetto dell’82% degli attacchi complessivi. Le applicazioni più a rischio rimangono quelle aziendali personalizzate ( 55% delle minacce complessive).
Per chi fosse interessato all'indagine: