
Quando si parla di sicurezza in ambito tecnologico, ci si riferisce oggi a come mettere in sicurezza i dati personali di utenti sempre connessi e online e sempre attivi sui social network e sui siti di commercio elettronico. L'evoluzione delle tecnologie di intelligenza artificiale con capacità di apprendere offrirà nuovi livelli di sicurezza dei dati personali garantendo una maggiore prevenzione alle frodi cybercriminali e al furto di identità e di informazioni personali online.
Il furto di identità online è un crimine in costante crescita e diffusosi in modo epidemico ovunque nel mondo. Le nuove tecnologie di intelligenza artificiale sono oggi usate anche per l'autenticazione online. Un'attività che viene svolta da macchine intelligenti e capaci di apprendere e che, per identificare un individuo, non si limitano più a usare i dati in forma di tracce che ogni persona dissemina online.
🍒 🍒 IN VIAGGIO ALLA RICERCA DI AUTENTICITA’
L'applicazione di intelligenze artificiali dotate della capacità di apprendere (machine learning) permette oggi di usare dati grezzi quali il nome o il cognome, l'indirizzo, l'email, la data di nascita o l'IP del dispositivo o dati di tipo biometrico ma anche di raccogliere informazioni sui comportamenti che le persone tengono online. Informazioni solitamente specifiche per ogni persona, legate alle loro esperienze e che non possono essere recuperate online come succede, ad esempio nel deep/dark web, con i dati personali.
Le intelligenze artificiali possono intercettare e analizzare ben più dei semplici dati e delle informazioni da essi generate. Possono leggere i pattern complessi che li caratterizzano, i collegamenti che li legano tra di loro e associarli univocamente a un singolo individuo, per poi, quando serve, riconoscerlo e identificarlo nelle sue attività online.
Il modo con cui si frequenta la Rete e i comportamenti che caratterizzano le molteplici attività sociali, di acquisto, di comunicazione, può essere scandagliato e studiato da macchine (software, algoritmi) intelligenti, sofisticate a tal punto da capire cambiamenti e mutazioni nei comportamenti stessi e di identificare eventuali tentativi di falsificazione o frode.
Questo tipo di intelligenze artificiali sono al momento ancora carenti nel garantire una sicurezza elevata e hanno costante bisogno della supervisione umana. La loro capacità di analizzare grandi quantità di dati e di usarli per decidere se confermare o meno l'identità di una persona sono però tali da far ben sperare nella loro futura infallibilità.
Un'infallibilità che probabilmente molti desidererebbero anche per altre forme di prevenzione e di sicurezza. Forme di prevenzione per le quali sarebbero probabilmente disponibili a rinunciare alla privacy e alla riservatezza delle loro informazioni. Un'infallibilità riconosciuta volentieri alla tecnologia, seppur garantita da algoritmi anonimi e sconosciuti, e meno alle forze istituzionali e democratiche che sulla sicurezza vengono percepite come inaffidabili e carenti.
Molti avrebbero probabilmente da ridire su misure per la sicurezza messe in campo dalle forze politiche che stanno chiedendo il voto dei cittadini italiani, pochi si meraviglierebbero al contrario se ognuno di queste misure prevedesse il ricorso a intelligenze artificiali. Anche se dovessero rinunciare a parte delle loro libertà!