
La nuova frontiera della sicurezza digitale è secondo studi recenti di operatori nel mercato della sicurezza quella dei dispositivi mobili, sempre più esposti ad attacchi informatici e di minacce crescenti e pericolose. Secondo uno studio di Juniper ad essere presi di mira in questo peiodo sono soprattutto i dispositivi con sistema operativo Android ( +40% di malware nell'ultimo anno, +400% rispetto allo stesso periodo di un anno fa ). Messaggi simili finalizzati a richiamare attenzione e iniziative aziendali rispetto al problema della sicurezza sui dispositivi mobili, vengono anche da aziende come Accenture da sempre impegnate a garantire efficienza e continuità operativa ad aziende medie e grandi che non possono permettersi blocchi produttivi e operativi di qualsiasi tipo.
Nessuno nega i vantaggi dei nuovi device ma molti evidenziano i rischi associati alla interconnessione che essi rendono possibile tra vita personale e attività professionale e lavorativa. Questi dispositivi sono facili da perdere e da rubare mettendo a rischio maggiore dati personali e aziendali che possono finire nelle mani di malintenzionati casuali o alla ricerca di facili guadagno sul mercato nero delle informazioni e di Internet. Il problema nasce dalla quantità di dati che questi dispositivi sono in grado di incamerare e dalla mancanza sugli stessi di strumenti solitamente disponibili su PC quali prodotti di antivirus e crittografia dei contenuti.
Ma il rischio più grande nasce dalle APP ( quasi 600mila solo quelle sviluppate ad oggi per iOS e Android ), imossibili, per numerosità e varietà, da monitorare e controllare per verificarne conformità alle regole della sicurezza digitale. Il pericolo maggiore nasce, oltre che dai social networks, anche dalle applicazioni sviluppate in casa per usi personali. Limitazioni, controlli e vincoli sono spesso percepiti dagli utenti come fastidiosi e inutili ma è indubbia l'urgenza e la necessità di costruire una nuova cultura legata alla sicurezza che passi anche da una analisi più attenta del fenomeno tablet e APP. Stesse problematiche, associate al modello delle APP e ai tablet come dispositivi end-point, valgono per i mondi Cloud, in particolare quando questi nascono da iniziative di piccole società non dotate necessariamente delle risorse finanziarie e tecniche per proteggere al meglio i loro data center e la loro connettività.