
Proteggere la propria identità digitale online è diventata una necessità. Hacker e malintenzionati non fanno distinzione sugli obiettivi da aggredire e soprattutto possono disporre di molte opportunità per sferrare i loro attacchi malevoli. Non solo PC e computer di casa ma anche smartphone e tablet, tutti dispositivi che contengono informazioni sensibili e personali che possono essere utilizzate in modo fraudolento.
Sul tema della sicurezza Trend Micro ha compiuto recentemente una indagine di mercato coinvolgendo 1000 persone negli Stati Uniti, in Canada e in Australia.La ricerca ha rivelato che una persona su quattro sa come proteggere sè stesso e i propri dati dai richi alla sicurezza onlinne ma che sette su dieci utenti sono preoccupati che le misure di protezione messe in atto non siano sufficienti e che soprattutto gravino completamente sulla loro responsabilità.
Le rilevazioni evidenziate dalla ricerca sono state illustrate in una Infographic. Il timore principale che emerge dall'indagine è di essere spiati. A seguire è la paura di gestire in modo inappropriato i propri dati personali e di fidarsi di persone che di questi dati hanno bisogno per fornire servizi e soluzioni.
La metà degli intervistati è preoccupata del fatto che i propri dati privati diventino pubblici all'interno di ambienti non 'protetti' come i social network alla Facebook.
Il 14% ritiene che le informazioni presenti nei social network e gli account stessi siano facilmente attaccabili e due utenti su tre ritengono di non essere sufficientemente protetti contro attacchi online da parte di hacker, malware e virus. La preoccupazione aumenta quando ad esserne coinvolti sono i bambini e gli adolescenti.
Il senso della vita
Nonostante questi timori diffusi il 60% degli utenti online condividono informazioni personali e familiari come i nomei dei membri della famiglia, i dati relative a nascite, compleanni ecc. Il 43% non si preoccupa di modificare i parametri relativi alle policy sulla sicurezza standard per garantirsi maggiore privacy e protezione.
Solo il 32% si preoccupa di creare automatismi in grado di monitorare le attività dei loro figli online e nei social network.
Più grave ancora è la pratica nell'uso delle password. Un utente su quattro utilizza sempre la stessa password o una variazione di essa.
A conclusione del report con i dati della ricerca svolta, Trend Micro suggerisce di prendere provvedimenti seri per proteggere sè stessi e la propria vita digitale online.
Suggerisce di proteggere con intelligenza i propri account con password sicure e che contengono lettere, numeri e simboli.
Suggerisce di verifcare sempre i parametri di configurazione della privacy associata agli account online e di non 'fidarsi' delle configurazioni standard dei social network alla Facebook e alla Twitter.
Infine Trend Micro suggerisce di provvedere con costanza e in modo regolare al salvataggio dei propri dati.