
Anni di stagnazione avevano destabilizzato l’editoria. I risultati delle vendite evidenziati dal rapporto della Associazione Italiana degli Editori indicano un risveglio e determina una scossa positiva all’intero mondo editoriale. Le percentuali di crescita sono minime ma ciò che conta è il segnale e l’inversione di tendenza. Indice di un ritorno alla lettura e all’acquisto di libri sia in formato cartaceo sia in formato digitale e e-bok. Complessivamente il segno più è su una percentuale dell’1,6%, venti milioni di euro in più spesi nell’acquisto di libri da leggere da parte degli italiani.
A trascinare le vendite sono le generazioni tacciate da molti come quelle che non leggono perché sempre appiccicate ai display dei loro dispositivi mobili. Sono ragazzi di una generazione che legge su smartphone e tablet e che ora mostra interesse anche agli scaffali delle librerie o si appassionano dei molti racconti e romanzi pubblicati in Rete sulla piattaforma Wattpad, augurandosi che gli stessi romanzi arrivino prima o poi anche in libreria.
Chi frequenta le librerie si sarà abituato da tempo a vedere gruppi di ragazzini e ragazzine assiepati intorno ai banchi espositivi su cui sono messi in mostra i romanzi Hunger Games, After e altri romanzi o saghe simili. Noto a tutti è il successo del romanzo My dilemma is you di una scrittrice italiana. Nato come testo condiviso su Wattpad ha scalato le classifiche dei libri italiani più letti e oggi mira a contendere il primato all’ultimo libro di Fabio Volo.
Porcospini digitali
L’aumento delle vendite nel segmento dei bambini e dei ragazzi è del 30%. E’ scaturito sicuramente da iniziative marketing editoriali e mediatiche ma anche da una crescente attenzione alla letteratura, nelle forme attuali spesso destinata al puro divertimento e intrattenimento, che porta all’acquisto di libri o di e-book.
Il rapporto dell’AIE evidenzia un mutamento sociale e l’emergere di nuovi comportamenti associati a stili di vita. E’ un fenomeno ai suoi inizi ma molto promettente. I numeri vanno interpretati con attenzione e analizzati antropologicamente e socialmente perché indicano che la società italiana sta cambiando e forse in modi inaspettati. Le nuove generazioni sembrano tornare a essere più interessate all’offerta culturale e più versatili e dinamici nell’usufruire dei molti canali di cui dispongono. Sicuramente smartphone e tablet ma anche libri, e-book e molto altro. L’interesse va verso offerte diverse, dallo sport alla musica, dal romanzo di intrattenimento alla letteratura, dal video alle saghe televisive del Trono si Spade.
Il nuovo pubblico di lettori è anagraficamente giovane ma più difficile da classificare anche se prevale una netta preferenza per le storie fantasy e per quelle d’amore ricche di pathos e avventura. E’ un pubblico classificato come Millennial che vede insieme generazioni diverse e che può contenere persone dai 18 ai 35 anni e che mostra una preferenza per i libri di carta rospetto a quelli digitali.
E’ il dato che verrà presentato oggi a Venezia dall’AIE al seminario per la Scuola per Librai. I dati indicano che i ragazzi leggono di più, sia su carta che su supporto digitale e lo fanno prevalentemente da smartphone. Ne segue la necessità per gli editori di adattare la loro offerta costruendo nuove tipologie di prodotti come romanzi a puntate. Un ritorno al passato e al romanzo d’appendice o feuilleton dell’800. Il fatto che gli e-book abbiano subito un calo di quasi il 6% non va sopravvalutato e non indica alcuna crisi del libro digitale.
La lettura nel 2015 ha un segno più con quasi 300 mila nuovi lettori, un dato da riferirsi sia al libro cartaceo sia digitale. Questo è il dato che conta e interessa molto gli editori alle prese con una novità che probabilmente non si aspettavano o che forse hanno preparato frequentando e abitando i social network e cercando di cogliere tendenze, stili di vita e comportamenti dei potenziali lettori.
Il futuro è destinato a essere sempre più digitale ma nel frattempo l’AIE si può consolare con i risultati ottenuti nel corso del 2015. Un importante punto di ripartenza che lascia ben sperare editori, librai e lettori.