
La crescita costante delle vendite di ebook e il sorpasso avvenuto nella libreria online Amazon dell'ebook nei confronti del libro cartaceo, confermano un trend in atto che non può non allarmare editori ed operatori del mercato dell'editoria. La domanda da porsi è se il trend dalla carta al digitale è in qualche modo irriversibile o vada analizzato meglio per far emergere storie diverse da quelle ormai condivise da tutti.
Facebook, instant article e quotidiani
Se questa analisi si fa, si scopre che mentre il numero complessivo di libri venduti è in calo, cambiano i gusti e le scelte dei consumatori / lettori. Calano le percentuali di libri economici venduti, calano meno i libri più costosi e con edizioni curate e/o di lusso. Questi comportamenti sembrano indicare che il libro online non andrà a sostituire, almeno in alcune fasce importanti di lettori e consumatori, il libro stampato. I lettori abituati a comperare e leggere libri economici si sposteranno più facilmente e rapidamente sul libro online e l'e-book.
Il cambiamento in atto inoltre produrrà una massa di lettori maggiore rispetto al passato e la tecnologia oggi disponibile attarverso i tablet Kindle, iPad ecc. è destinata a favorire anche l'affermarsi di un nuovo tipo di editoria autorale che disintermedia tutti gli attori che solitamente contribuiscono alla filiera del libro ( scrittura, produaione, stampa, distribuzione ecc.) attuale. Potrebbe succedere all'editoria quello che è successo alla musica con i vari iTunes e store musicali.
Il passaggio a strumenti quali l'iPhone, l'iPad, il Kindle e il Nook Color farà aumentare produzione e distribuzione di libri e lettori. Il bisogno di possedere un libro tangibile e piacevoele esteticamente da esporre in una libreria di casa non scomparirà. Così come oggi si ristampano i vinili, nel futuro prossimo i libri stampati troveranno uno spazio tutto loro, interessante per gli editori attuali rimasti e per quelli nuovi che arriveranno.
L'editoria non è nè moribonda nè morta, è solo in una fase di grandi cambiamenti che richiedono nuove visioni e capacità imprenditoriali ma soprattutto maggiore capacità nel comprendere i bisogni dei vari segmenti di mercato e delle varie demografie esistenti.
Probabile che gli scenari futuri siano pieni di sorprese, di assenze ma soprattutto di nuove presenze!