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CleverMobile National Partner Meeting 2019

CleverMobile National Partner Meeting 2019

03 Aprile 2019 Redazione SoloTablet
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Un appuntamento che si ripete ma che ogni anno regala sorprese, fornendo motivazioni forti a partecipare. L’evento si terrà il 4 aprile alla piccola Scala di Milano, il Teatro Gerolamo, a metà strada tra il Duomo e piazza San Babila. È un incontro dedicato ai partner attuali e a quelli che vorranno diventarlo. Ci saranno tutti i vendor di CleverMobile: BlackBerry (sponsor principale), Wandera, Awingu, TCL, Accellion, Lookout, Titus e Globalscape.

Il luogo fisico 

La scelta del Teatro Gerolamo in Piazza Beccaria è perfetta per una società che si è caratterizzata negli anni per qualità e originalità delle scelte di marketing e di comunicazione. Una scelta dettata anche dalla volontà di offrire ai partner un’esperienza unica, all’interno di un gioiello dei teatri milanesi ed europei, una Scala in miniatura dotata di due ordini di palchi ma soprattutto di un’anima, un’identità, uno stile, oltre che ricca di storia, cultura e arte. L’esperienza del Teatro Girolamo è unica anche per i tanti segreti affascinanti che nasconde e che saranno tutti svelati a coloro cha saranno presenti il 4 di aprile all’evento di CleverMobile Distribution. 

Il teatro come metafora 

Un teatro costruito nel 1868 per ospitare spettacoli di marionette è il luogo ideale per un incontro che affronterà i temi della sicurezza in un contesto di mobilità aziendale che richiede elevate capacità di collaborazione e gestionali. 

Il luogo si presta per una riflessione, di preparazione al convegno, sulla debolezza dello stare online che è spesso all’origine di problemi per la sicurezza di molte aziende e organizzazioni. Una fragilità riconducibile alla necessità che ogni individuo ha di costruire/avere profili digitali come strumento fondamentale per qualsiasi tipo di esperienza digitale online. 

Ogni persona dispone di più profili e account, personali e aziendali. Servono per giocare e fare acquisti, per lavorare e gestire la posta elettronica, per comunicare e operare all’interno di filiere logistiche, marketing o produttive. E molto per cinguettare e messaggiare. Con questi profili avatar ci si agita e si vive online per tempi sempre più lunghi, soprattutto se usati per lavorare. Con essi si deve sempre fare i conti, soprattutto quando li si abbandona a sé stessi, non prestando loro la cura e l’attenzione di cui hanno sempre bisogno. 

Marionette, avatar e simulacri 

La marionetta come i profili digitali che usiamo per rappresentarci online, come i numerosi avatar con cui frequentiamo gli spazi abitati della Rete, come i simulacri dietro i quali pensiamo di nasconderci e mimetizzarci, sono tutte entità e concetti perfetti per una riflessione non superficiale sul rapporto che come persone reali, in carne e ossa, tratteniamo con dispositivi tecnologici, diventati le nostre protesi cognitive per relazionarci con gli altri e con il mondo. 

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Online queste entità digitali assumono vita propria, vivono e agiscono come immagini e icone, sono contenitori di dati e informazioni, lasciano dietro di sé un’infinità di tracce sulle cui orme sono sempre attivi un’infinità di cacciatori, pescatori, bracconieri, malintenzionati, stalker e predatori. Alcuni simili a quelli raccontati in molti romanzi noir e di fantascienza o in serie televisive come Black Mirror. 

La marionetta è una metafora perfetta per raccontare la realtà di utenti tecnologici che navigano senza tregua, postano liberamente, cinguettano felicemente, prestando scarsa attenzione ai tanti fili con cui sono stati legati da protagonisti invisibili, nascosti al pubblico, sempre interessati e molto preparati. Interessati a catturarne, guidarne e gestirne ogni movimento, attrezzati e addestrati per farlo in qualsiasi tipo di palcoscenico (piattaforme e sistemi informativi) e teatro (ecosistemi e organizzazioni). 

Il profilo (pupo) digitale online sembra immobile ma in realtà è in costante movimento, anche quando l’utente è offline, lascia traccia dei suoi pensieri, processi decisionali, scelte e comportamenti, preferenze e abitudini. Quando è attivo si porta appresso credenziali di accesso, password e altre informazioni sensibili che richiedono un’attenzione elevata, quasi mai esercitata. Una volta attivato nei mondi virtuali della Rete, ogni profilo vi rimane a lungo, a volte per sempre, sopravvivendo persino quando è cancellato, e all’insaputa del suo creatore. Come tali i profili continuano a raccontare un’infinità di storie fatte di identità, personalità, stili di vita, gestualità, comportamenti di acquisto, scelte transazionali e relazionali.  

Sicurezza: rischi e sfide continue 

Da questo affidarsi a “profili digitali-marionetta” nasce la maggior parte dei problemi legati alla sicurezza individuale, sia personale, sia lavorativa in azienda e professionale. Il profilo digitale come la marionetta non sospetta di essere un semplice burattino fino a quando le corde non vengono tagliate, online impedendo ad esempio ogni accesso, movimento e controllo di un account, di una email o di un dispositivo. Chi manovra i fili nella vita reale può rubare l’anima e togliere la felicità, online può impossessarsi di asset informativi ed economici che fanno male al cuore, al cervello e soprattutto al budget, al portafoglio, ai risparmi e ai profitti. 

Il profilo digitale non è solo la chiave di accesso al mondo digitale ma lo strumento usato dalle società tecnologiche per schedare il mondo intero. I loro Big Data in pochi anni si sono riempiti di miliardi di informazioni riservate (foto, dati anagrafici, opinioni, fedi religiose, preferenze sessuali, amanti….). Questi dati sono diventati trasparenti e anche esca gustosa per una miriade di cybercriminali alla ricerca di guadagni facili. Accessibili soprattutto se non opportunamente protetti e se dimenticati da coloro che li hanno così generosamente prodotti e messi in circolazione online. 

Dark Web, Deep Web, BlochChain, Fake News, ecc. sono solo alcuni dei concetti con cui ogni utente della Rete è oggi chiamato a misurarsi. I confini della sicurezza non sono più da tempo quelli di un semplice dispositivo ma quella di una Rete, casalinga o aziendale, Wi-Fi o VPN, di una piattaforma o di una applicazione. Questa consapevolezza unita a quella di abitare la Rete con un alter ego digitale sono solo il punto di partenza per proteggersi da eventuali attacchi cybercriminali. La consapevolezza serve anche quando dispositivi, Reti e risorse tecnologiche usate sono quelle aziendali, gestite da personale tecnico dedicato che si premura di definire policy e buone pratiche tecnologiche. 

A loro spetta l’arduo compito di trasformare quelli che loro chiamano ‘utonti’ in utenti, ma soprattutto di individuare, implementare e gestire quanto serve per aumentare i livelli di sicurezza informatica aziendale. Lo fanno rivolgendosi a società specializzate, imparando dagli errori e dalle sconfitte, aggiustando nel tempo policy aziendali e sistemi di difesa, aggiornando costantemente software e applicazioni e soprattutto mantenendo un livello elevato e costante di allerta in difesa da attacchi che sono sempre possibili. 

La difesa passa oggi da una maggiore consapevolezza del rischio, della intrinseca vulnerabilità di molte tecnologie oggi in uso, dell’accresciuta aggressività e capacità offensiva dei criminali digitali. Gli strumenti per la difesa sono numerosi ma non tutti garantiscono la stessa qualità, flessibilità e copertura degli spazi da proteggere. Fondamentale sono anche l’addestramento costante e la formazione. 

Il 4 aprile con CleverMobile 

È pensando all’utente finale ma soprattutto a chi, in azienda o in una organizzazione, è impegnato a fornirgli strumenti sicuri per il lavoro che CleverMobile Distribution ha preparato l’agenda del suo incontro annuale con i Partner di canale. Un’agenda con numerosi interventi pensati per informare, far conoscere nuove soluzioni, approcci e prodotti, e per condividere nuove conoscenze. Il tutto con un approccio interattivo, provocatorio e di confronto su un tema come la sicurezza, che non ha soluzioni definitive ma richiede un sforzo continuo di apprendimento, condivisione e adattamento. 

All’evento saranno presenti tutti i vendor di CleverMobile: BlackBerry (sponsor principale),  Wandera,  Awingu,  TCL,  AccellionLookoutTitus e Globalscape.  Verrà anche presentata la nuova modalità di licensing BlackBerry (PayasYouGo, unica in questo settore).  

Chi parteciperà si porterà al Teatro Gerolamo varie aspettative e starà a chi ha organizzato l’evento di soddisfarle. CleverMobile vi parteciperà con le sue: rafforzare la relazione e la collaborazione con Partner e persone con cui nel tempo ha già costruito relazioni forti, fiduciarie, alla base dei successi fin qui realizzati e utili per quelli che saranno conquistati in futuro. In termini di clienti soddisfatti, di acquisizione di nuovi clienti, di vendite e di business. Rimane l’aspettativa di riuscire a portare a termine un incontro che possa essere ricordato come riuscito, anche perché organizzato in un luogo di cultura e incantato al tempo stesso come il Teatro Girolamo di Milano. 

Chi è stato invitato o è interessato a partecipare ora sa di non poter mancare perché come dice Antonio Serra:  “Quello del Teatro Gerolamo è destinato a essere il più importante incontro italiano dedicato al canale e interamente al mondo mobile.”

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