
Secondo alcune indagini di mercato condotte su centinaia di aziende il General Data Protection Regulation (GDPR) non sembra al momento avere ottenuto tutta l'attenzione che meriterebbe. Tutte le aziende appaiono essere a conoscenza della scadenza del 2018 e conoscere la normativa. Le difficoltà nascono dalla limitata comprensione o dalle diverse interpretazioni che vengono date al concetto di dati personali. La confusione che ne deriva impedisce di cogliere le differenze tra informazioni come email, data di nascita, indirizzo postale o indirizzo email.
Alta è la confusione, ad esempio sulla proprietà dei dati ma anche sulle figure aziendali che verranno ritenute responsabili per la non conformità alla normativa di legge. Scarsa è ancora la conoscenza sui rischi a cui vanno incontro le aziende se non si adeguano per tempo in conformità alla normativa prevista. Limitata è anche la conoscenza sulle multe previste, la loro elevata entità e l'impatto che potrebbero avare sull'azienda.
Come contributo per una maggiore consocenza della General Data Protection Regulation (GDPR) CleverMobile Distribution ha organizzato per giovedì 14 settembre alle ore 14.30 un evento nella forma di Webinar con l'obiettivo di fornire informazioni utili ad affrontare tutte le problematiche che dovranno essere tenute presenti in vista della piena applicazione del decreto. Protagonista dell'evento sarà Giuseppe Giorgio Pacelli, esperto italiano di Digital e compliance forensic che, unitamente agli specialisti di Accellion, esplorerà quali sono le buone pratiche da adottare per prepararsi al GDPR.
Durante la presentazione verranno affrontati i seguenti temi:
- I requisiti che il business deve soddisfare
- Le best practice per proteggere i dati dei clienti
- Come assicurarsi la conformità al regolamento evitando le sanzioni
- Come abilitare i collaboratori, partner e fornitori a condividere dati personali rispettando il regolamento
Tutti i partecipanti al Webinar riceveranno una checklist di conformità utile per ottenere un corretto approccio al GDPR.