APPlicazioni dirompenti

08 Luglio 2012 Paola De Vecchi Galbiati
SoloTablet
Paola De Vecchi Galbiati
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Le offerte commerciali degli operatori telefonici in Italia stanno velocizzando la diffusione dei tablet. La disponibilità di un nutrito numero di APP e di servizi in Clouds permette di selezionare prodotti specifici per la risoluzione di problemi puntuali. La semplicità d'uso dei Tablet consente una riduzione drastica e rapida del gap tecnologico... e permette di analizzare e affrontare i cambiamenti come "naturali evoluzioni culturali": l’Oceano Blu della Conoscenza è la Memetica.

Da un anno o poco più le offerte commerciali degli operatori di telefonia mobile sono sempre più interessanti, aggressive e stimolanti... mi vengono in mente immagini suggestive come: "piovono tablet" e "dal tablet alla TV con un gesto".

È possibile scegliere tra un'ampia gamma di dispositivi mobile: dal semplice ereader ai tablet con buone capacità di elaborazione e memorizzazione, in grado in alcuni casi di soppiantare il computer portatile.

In relazione alla scelta del device, attraverso il download di APP o l'uso di servizi in cloud, ciascuno di noi è in grado di realizzare una propria vista, una propria tassonomia e di conseguenza una propria organizzazione delle informazioni... senza mai interrompere la comunicazione.

Questo aspetto ci rende da un lato artefici delle nostre 'personalizzazioni', dall'altro ci rende certi di aver utilizzato oggetti condivisi, che anche altri (nel gruppo di lavoro, nella comunità), utilizzano o hanno creato.

Accanto ad una scelta ampia di dispositivi, si è sviluppato in modo ancor più rapido e multiforme un mercato di “strati software”, che offrono interconnessioni e comunicazioni immediate.

C'è un grande fermento di attività in ogni elemento di cui è composto il "trattamento delle informazioni": dagli ambienti di sviluppo alle interfacce utente, dai protocolli di scambio dei dati ai sistemi di crittografia, dallo sviluppo di giochi all’editoria, ecc.

Questo vortice di possibilità fa ben sperare nello sviluppo di nuovi spazi di lavoro, nuove professioni, nuove modalità di relazioni commerciali.

Per contro, tanta complessità e velocità di cambiamento ci lascia tramortiti ed invita alla cautela.

 

Come utenti/clienti singoli siamo degli innovatori, ma quando si tratta di allargare l'innovazione ad un'organizzazione più ampia (un gruppo di lavoro, uno studio professionale, una scuola, un'azienda) siamo decisamente dei conservatori.

Questo non è un problema, è una delle possibili risposte ad una trasformazione dirompente: si cerca di resistere alle perturbazioni...  è un comportamento naturale.

Un’innovazione è dirompente non solo quando ha un impatto quantitativo sull’ambiente (mercato) in cui si verifica, ma soprattutto quando induce ad un allargamento dei confini di quell’ambiente (mercato) perché non più adatto a contenere il cambiamento in atto.

 

I numeri reali furono un’innovazione dirompente non solo perché permisero di allargare lo spettro dei modelli matematici, ma perché permisero di allargare lo spettro delle possibili interpretazioni di alcuni fenomeni: nel mondo della chimica, della biologia, dell'economia.

Gli elettrodomestici furono un’innovazione dirompente, perché oltre ad automatizzare una serie di operazioni faticose, consentirono a molte donne di elaborare una diversa organizzazione del proprio tempo e quindi delle proprie opportunità e attività… inclusa quella di diventare acquirenti di quei nuovi prodotti e servizi.

 

APP, Tablet, Cloud e Social Network sono tecnologie dirompenti, sia prese singolarmente che raggruppate in un unico ‘sistema’, perché non si limitano a rinnovare il proprio ambito di riferimento (la tecnologia) ma perché generano innovazioni in altri ambiti (l’editoria, l’educazione, i servizi sociali, gli istituti di credito…) e spingono ad assumere comportamenti diversi (nella comunicazione, nelle relazioni).

 

Blue Ocean Strategy ® è un’innovazione dirompente nel campo della strategia di business: trasformare la competizione in un elemento trascurabile all’interno del proprio mercato di riferimento significa cambiare visione e approccio al problema. Dal momento che la competizione è un elemento ineliminabile della nostra natura, renderla irrilevante significa non porsi in antitesi sul medesimo terreno di gioco, ma ‘cambiare’ punti di riferimento e regole, allargando le dimensioni dell'ambiente in cui ci si muove.

Perché un'azienda che produce scarpe dovrebbe introdurre massivamente tecnologie e servizi mobile? Perché uno studio legale dovrebbe convertirsi al cloud computing?

Per introdurre tecnologie mobile nella propria azienda, i potenziali clienti hanno bisogno di chiarire dei punti oscuri, che riguardano come implementare tecnologie dirompenti nella propria organizzazione e quale strategia è necessario attuare per far fronte ad un evento dirompente.

Già … una prima questione da dirimere è proprio questa: se un’innovazione dirompente sconvolge l’ambiente in cui mi muovo, modifica la mia organizzazione interna e le mie relazioni con l’esterno, come misuro rischi e benefici? E quali contromosse potrò attuare?

Osservando la nostra capacità di adattamento ai cambiamenti organizzativi, è possibile verificare che una persona è in grado di adattarsi ad un cambiamento più rapidamente di un gruppo di persone. La perturbazione generata dall’introduzione di un nuovo modo di gestire la relazione con un cliente, all’interno di un gruppo (per esempio un ufficio, un dipartimento) non va ad insistere solo sui singoli, ma anche sulle loro relazioni.

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Tali relazioni possono essere forti, ovvero resistere al cambiamento; oppure deboli,  perchè formali, ovvero decise a priori e non indotte da una decisione individuale… è possibile addestrare la nostra tendenza naturale alla competizione (cfr. "il gene egoista" di Dawkins) a considerare come importanti per la sopravvivenza del singolo i legami con altri singoli. Condividere, collaborare, gestire i conflitti.

E' soltanto quando il processo di cambiamento sta avvenendo che ci accorgiamo di che cosa succede ad ogni singolo individuo e alle sue relazioni con gli altri… e quindi? Come possiamo prevedere l’andamento di un tale cambiamento per intervenire in caso di problemi e per prevenirne la ricomparsa? Non possiamo... possiamo però mettere in campo strumenti didattici e processi interni che facilitano l'assimilazione e la sperimentazione diretta di questi comportamenti, di questi processi cognitivi.

 

Le micro e piccole aziende possono trarre un vantaggio competitivo maggiore dall'uso delle tecnologie mobile e di nuovi modelli organizzativi rispetto alle grandi aziende, perché più facilmente adattabili e più difficilmente ‘smembrabili’ da un cambiamento repentino di rotta... dal punto di vista evoluzionista, per poter sopravvivere ad un evento dirompente come un cross-over (meccanismo di ricombinazione del materiale genetico) la dimensione giusta è quella di catene di geni molto corte, che possano sopravvivere alla tempesta evolutiva, aggregandosi con con altre catene, mantenendo così gli elementi costitutivi originari, che guarda caso consentono la sopravvivenza dei singoli.

 

In analogia con le teorie evoluzioniste, disponiamo di un'ampia letteratura di esempi che  ci mostra come comunità di ridotte dimensione, basate su relazioni forti divulgano spontaneamente i principi che a loro stessi hanno garantito l'ottenimento di un equilibrio stabile, favorendo la nascita di altre comunità 'virtuose'.

Vi invito a visitare i seguenti link che vi daranno elementi per suffragare tali affermazioni: Transition Town, Slow Food, Khan Academy, The Interdependence Day, Thingiverse.com... si tratta di iniziative, progetti o società private e pubbliche che pur con scopi e modelli di funzionamento differenti hanno in comune un aspetto: quello di aver "allargato" il proprio campo visivo", di aver analizzato la propria catena del valore e di averla rimodellata sulla base di 'vecchi' principi di collaborazione e cooperazione, imparando a valutare la collaborazione come elemento fondamentale per la Fattibilità e la Sostenibilità di un'impresa.

Il successo che stanno ottenendo modelli e criteri di classificazione ispirati a modelli evolutivi è anche dimostrato dai seguenti cambiamenti:

  • la metafora di un'azienda come di un insieme di ingranaggi ha ormai lasciato il posto alla metafora di un'azienda come di un ecosistema;
  • gli organigrammi e le matrici di progetto/funzione lasciano il posto alle reti neurali;
  • la Work Breakdown Structure di progetto viene soppiantata dalle Mappe Mentali.

 

Per decidere di intervenire, dobbiamo riconoscere l’esistenza di un problema. E per riconoscere un problema abbiamo bisogno di conoscere che cosa ha smesso di funzionare o non funziona come dovrebbe nell'ambiente circostante. Ovvero: serve conoscenza su come debbano funzionare le cose e servono strumenti e competenze in grado di riportare il sistema - in alcuni casi profondamente mutato - in condizioni di equilibrio.

 

Ci servono forme di addestramento che aiutino a sviluppare la conoscenza  dell’innovazione come evoluzione culturale a cui adattarsi.

Basi di conoscenza comuni, strumenti e piattaforme di condivisione non mancano. Solotablet, per sua stessa natura e struttura, è un sistema di condivisione della conoscenza: una Borsa di Informazioni, di Racconti e di Osservazioni sulla tecnologia e sui suoi usi e abusi... e nasconde dell'altro.

Abbiamo detto che le innovazioni dirompenti sono quelle che generano un cambiamento di prospettiva, che richiedono il ripensamento e la ridefinizione di criteri di misurazione e valutazione: e come si misurano gli effetti positivi o negativi di un cambiamento se non si dispone di un ‘modello’ di conversione che ci porti da un sistema di riferimento ad un altro?

 

A questo proposito ci viene in aiuto la Memetica, una nuova disciplina che studia l’evoluzione della cultura, con modelli analoghi a quelli utilizzati dalla genetica per studiare l'evoluzione della specie.

Oggi la Memetica sta valicando gli ambienti accademici per diffondersi in ambito sperimentale e applicativo, permettendoci di sviluppare radicali trasformazioni nell’ambito dell’educazione e del coaching per le Piccole Medie Imprese... Ma questo è l'inizio di un altro viaggio: quello nella Memetica e nelle sue possibili APPlicazioni.

 

Questo articolo è tutelato da licenza Creative Commons

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