
Il MuPIn - associazione culturale “Museo Piemontese dell'Informatica” - aderendo all'iniziativa ed ottenendo il patrocinio di enti pubblici, aziende ed università, ha organizzato per il 16 ottobre alle ore 17:30, presso la Sala delle Colonne del municipio della Città di Torino, una tavola rotonda dal titolo “Il ruolo delle donne nel progresso scientifico e tecnologico” con, a corredo, una mostra proprio su Lady Ada, prima programmatrice della storia.
Il MuPIn vuole onorare la memoria di Ada Lovelace ricordando che tra il 1842 e il 1843 sviluppò un algoritmo per il calcolo dei numeri di Bernoulli che, tradotto in un linguaggio di programmazione, può funzionare su un moderno computer, ma che lei pensò per essere eseguito dalla Macchina Analitica, progettata e mai realizzata da Charles Babbage, ovvero una calcolatrice meccanica, con l’architettura dei moderni calcolatori elettronici (memoria, unità di calcolo e di controllo, dispositivo di input/output), che sarebbero stati introdotti, per altra strada, solo fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento.
Nel 1953, le note di Ada sulla macchina Analitica di Babbage (lui si fermò ad ipotesi di uso più elementare) furono pubblicate e riconosciute come la prima descrizione di software per computer. Ada Lovelace con il suo algoritmo e le sue osservazioni anticipò un’era, quella dei programmatori e della tecnologia informatica. Nel 1979 il suo nome fu dato a un linguaggio di programmazione commissionato dal Pentagono e, nel 1991, presso lo Science Museum di Londra, fu costruita per la prima volta l’intera macchina di Babbage.
Per gli iscritti al MuPIn l’idea restituire la memoria di una figura di grande ingegno e capacità che non ha avuto l’adeguato riconoscimento nella storia, come molte altre donne che hanno contribuito all'evoluzione scientifica e tecnologica dell'umanità, è parsa di particolare valore.
Proporre l'Ada Lovelace DAY a Torino, e grazie ad internet in tutta Italia, secondo il MuPIn può essere uno strumento per valorizzare i risultati delle donne in campo informatico e tecnologico soprattutto e anche per invogliare le più giovani a investire – sulle orme di precorritrici importanti – in carriere scientifiche e tecnologiche contribuendo a ridurre il gap che vede le donne ancora un passo indietro in questi percorsi; più in generale per colmare il digital divide che caratterizza il nostro paese.
Coinvolgere e favorire le giovani donne nel campo della scienza e della tecnica è il punto focale a cui il MuPIn ha pensato. Qual miglior metodo se non proporre, in concomitanza, un contest di programmazione aperto solamente alla partecipazione di giovani donne entro i 35 anni d'età? Oggetto del contest sarà lo sviluppo di un'applicazione specifica per gli strumenti innovativi del presente e del prossimo futuro – ovvero smartphone e tablet - e sui quali aziende leader del settore stanno orientando i propri sforzi.
Il contest sarà presentato durante la serata del 16 ottobre e terminerà il 10 dicembre, anniversario della nascita di Lady Ada. Il 10 dicembre sarà premiata la vincitrice da una giuria selezionata tra docenti universitari, giornalisti ed esperti del settore.
Il premio? Per certo una targa commemorativa, ma per rendere ancora più stimolante il contest, il MuPIn ha pensato anche ad un tablet o uno smartphone.
L'associazione MuPIn , insieme ai suoi iscritti, non si ferma qui. Nata il primo settembre 2011, organizza o partecipa già a molti eventi e manifestazioni legati alla storia dell'informatica: uno tra tanti è Digital Experience Festival, che nel giugno 2012 si è tenuto alle Officine Grandi Riparazioni di Torino e all'interno del quale ha allestito due mostre e organizzato due conferenze. Il suo fine ultimo rimane comunque la creazione di un museo nazionale dell'informatica, come da progetto presentato ufficialmente allo SMAU 2010, ed ha iniziato lo sviluppo di un'applicazione per smartphone e tablet che possa essere un punto di primo contatto con tutti coloro che vogliono essere a conoscenza delle iniziative relative alla storia dell’informatica presenti sul territorio nazionale.