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WhatWapp Entertainment, una startup tutta italiana

WhatWapp Entertainment, una startup tutta italiana

18 Gennaio 2016 Redazione SoloTablet
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Creata con l’obiettivo di diventare un’azienda leader nello sviluppo di giochi in ambito mobile sulle piattaforme iOS e Android, WhatWapp è una startup creata da giovani creativi e intraprendenti che hanno deciso di investire sulle applicazioni Mobile per fornire ai consumatori nuove opportunità di soddisfare i loro bisogni di divertimento, intrattenimento e tempo libero. Obiettivo raggiunto sembrerebbe. Ce lo racconta Martina Gianfreda, Co-Founder dell’azienda.

Di APP si continua a parlare ma sempre meno. E’ calata l’attenzione dei media, è cresciuta la consapevolezza che i guadagni non sono per tutti, molte APP sono diventate zombie dimenticati negli store e i consumatori hanno limitato i loro download. Le APP però continuano a crescere insieme alle opportunità. Ce lo raccontano gli sviluppatori italiani intervistati da SoloTablet.

SoloTablet ha seguito il mercato Mobile dal suo inizio prestando particolare attenzione a chi ha contribuito con lo sviluppo di nuove APP. Dal 2011 a oggi abbiamo intervistato centinaia di sviluppatori che hanno condiviso con i lettori di SoloTablet le loro percezioni, visioni, opportunità, modelli di business e applicazioni.

In occasione del rilascio della nuova versione tutta visuale di SoloTablet abbiamo deciso di replicare la nostra iniziativa per fotografare, insieme ai suoi protagonisti, la situazione del mercato italiano delle APP e delle tecnologie Mobile.

Ci può raccontare la vostra realtà imprenditoriale e in che ambiti/progetti o realtà imprenditoriali siete impegnati attualmente? Vi ritenete una startup o i risultati ottenuti vi permettono di guardare al mercato con occhi e strategie diverse?

WhatWapp è nata nel 2013 dalla collaborazione tra me e Alessandro Lacroce e, sin dall’inizio, ci siamo occupati dello sviluppo di applicazioni mobile, in particolare giochi di carte/da tavolo per tutti i dispositivi Android. Da allora ci siamo espansi su iOS, Windows Phone e, da poco, anche su Facebook. Ad oggi possiamo dire di guidare questo segmento di mercato in Italia.

Sicuramente siamo una startup. Nonostante si sia riusciti, ad oggi, a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati quando abbiamo iniziato, siamo ancora piccoli e molto affezionati all’idea di “startup”. Per noi una “startup” non è definita dal fatturato o dal numero di membri del team, ma è uno stile di vita che vorremmo perseguire il più a lungo possibile.

Ci può fornire la vostra visione del mercato italiano delle APP. La nostra esperienza ci dice che pochi sviluppatori hanno realmente tratto profitto dallo sviluppo di APP per dispositivi Mobili e che l’entusiasmo iniziale è fortemente ridimensionato.  Qual è la tua/vostra percezione e valutazione?

Dipende da cosa intendiamo per “pochi”. In Italia, un paese che tecnologicamente non è sicuramente tra i più avanzati o tra gli “early adopters” a livello mondiale, possiamo trovare diverse realtà di grande successo nate su mobil: MusixMatch e DoveConviene sono le prime app che mi vengono in mente, ma ce n’è un discreto numero secondo me. Se parliamo di giochi, invece, sicuramente  il discorso è diverso. Su mobile, in Italia, siamo presenti in pochi e noi siamo tra i principali attori in questo particolare segmento. La maggior parte delle realtà italiane di successo ha iniziato quando questo mercato non era ancora esploso; se oggi l’entusiasmo è calato è perché con il passare del tempo, grazie anche alle barriere d’accesso quasi inesistenti, in tanti (troppi, forse) hanno deciso di tentare la strada del mobile e questo lo rende uno dei settori più competitivi attualmente. Io personalmente non percepisco questo calo di entusiasmo, ma probabilmente è perché lavoro in questo settore.

Quali sono i progetti/APP da voi realizzati che hanno avuto successo e quali gli errori che hanno impedito un successo maggiore?

“Scopa” e “Briscola” sono i primi giochi che abbiamo lanciato e, ancora oggi, quelli di maggior successo: in Italia, dove ci sono circa 60 milioni di abitanti e poco più del 50% utilizza lo smartphone, il primo ha più di 5 milioni di download e Briscola più di 3 milioni.

Non saprei dire con esattezza quali errori abbiano impedito un maggiore successo dei nostri giochi, ma uno su tutti: la poca esperienza. Siamo stati penalizzati dal fatto che non ci fosse qualcuno arrivato prima di noi da cui poter imparare per evitare errori banali.

Ci può descrivere le vostre APP raccontandone i punti di forza o di debolezza e per quali motivi un utente dovrebbe scaricarle dallo store? Che tipo di feedback avete ricevuto e quali piani avete per il futuro?

Le nostre versioni dei classici “Scopa” e “Briscola” sono le più complete che si possano trovare sugli store. L’utente può decidere di giocare contro l’intelligenza artificiale (3 diversi livelli di difficoltà), oppure contro altre persone tramite il multiplayer online (o bluetooth): qui l’utente può connettersi con il proprio account Facebook (o Google+ su Android) e sfidare amici e/o giocatori “preferiti”. Oltre alle numerose opzioni di personalizzazione, sono presenti statistiche personali, traguardi e diverse classifiche. Nel corso del 2015, invece, abbiamo creato il franchise “La Sfida” per incentivare maggiormente l’aspetto social dei giochi, prevedendo un game play basato unicamente sul multiplayer online e incoraggiando così l’interazione tra gli utenti. Un esempio sono “Burraco: La Sfida” che è molto apprezzato dagli utenti ed è in rapida crescita su tutti gli store, e “Scala 40: La Sfida” appena rilasciato. Il piano per il prossimo futuro è di includere in questo franchise anche i nostri cavalli di battaglia, Scopa e Briscola. Poi punteremo all’estero.

Alessandro ed io abbiamo sempre dedicato massima attenzione all’esperienza d’uso dei nostri utenti e alla rapida risoluzione dei bug: credo che questo sia il nostro punto di forza. Gli utenti sembrano apprezzare, dato che registriamo un gradimento medio di 4+/5 stelline su tutte le piattaforme.

Quali APP avreste voluto sviluppare e perché non lo avete ancora fatto? Se lo state facendo ci può fornire delle anticipazioni?

Oggi la mia risposta sarebbe “Candy Crush Saga” o “Clash of Clans” – ma forse chiunque in questo campo, col senno di poi, darebbe questa risposta!

Quali sono le cinque APP che usi abitualmente durante la tua giornata? Cosa ha determinato il loro successo e la loro diffusione?

Ogni giorno uso Spotify, Facebook, Instagram, LinkedIn e Netflix, ma non me la sento di dare un’opinione sul perché del loro successo. Quello che posso dire è che per avere successo non serve per forza un’idea originale, ma bisogna svilupparla meglio degli altri e possedere risorse adeguate.

Quale piattaforma di sistema operativo mobile suggeriresti per uno sviluppo software capace di generare dei guadagni? Quali sono i migliori dispositivi mobili in commercio?

Per noi la risposta è Android, perché è lì che abbiamo iniziato ed è lì che abbiamo il maggior numero di utenti. In proporzione al numero di utenti, tuttavia, iOS è la piattaforma più remunerativa sia che il modello di business sia basato su acquisti in-app, sia che si utilizzi advertising.

Dal punto di vista tecnologico Alessandro ne sa molto di più. Posso dirti che ho da sempre avuto telefoni Android e i miei dispositivi preferiti sono i Nexus (quelli di Google) realizzati da LG.

Quale sarà secondo te la prossima novità tecnologica capace di cambiare il mondo così come ha fatto in passato l’iPhone e poi il tablet? Cosa pensi delle nuove piattaforme convergenti tablet-PC?

Domanda difficile. Mi piace molto il wearable e adoro i comandi vocali. Al momento abbiamo i Google Glass e gli smartwatch, ma la tecnologia che darà un nuovo scossone al mondo sarà un’evoluzione di queste cose e non avrà bisogno del supporto dello smartphone. Magari qualcosa sottopelle...

Un altro ambito tecnologico che nel prossimo decennio rivoluzionerà il mondo e cambierà il modo di pensare delle persone è sicuramente la stampa 3D. Semplificando, ogni persona potrà produrre in casa propria tutto ciò di cui ha bisogno: dai pezzi di ricambio, al cibo, passando per protesi mediche e oggetti di qualsiasi natura. Una potenzialità non da poco, che già nei mesi scorsi ha scatenato dibattiti etici e morali: è giusto che chiunque possa stamparsi una pistola in casa? Ma qui entriamo in argomenti decisamente complessi da affrontare e fuori contesto….

SoloTablet ha cambiato verso e grafica ma soprattutto si è attrezzata per essere uno strumento a supporto di chi sviluppa e innova. Qual è il tuo feedback (la spiegazione di quello che abbiamo fatto è in questo documento: http://www.solotablet.it/blog/tabulario/solotablet-cambia-verso-personalita-grafica)

Da appassionata di UI e Design il mio feedback è sicuramente positivo. La navigazione all’interno del sito mi risulta chiara e, da utente, apprezzo molto la possibilità di filtrare gli articoli per argomento. Mi ha colpito la scelta di fare una mappa geolocalizzata per gli sviluppatori: l’idea mi piace molto! Non l’ho mai vista da nessuna parte e non appena la sezione sarà ultimata la utilizzerò attivamente.

 

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