
A prendere posizione sui ritardi che il decreto Digitalia sta accumulando è stata questa volta Confindustria Digitale che in una nota ha sottolineato l'urgenza dell'approvazione del decreto e l'inammissibilità che si perda ulteriore tempo.
La richiesta è di accelerare l'iter parlamentare (commissioni, aula ecc.). Il decreto giace in bozza definitiva e in attesa di una approvazione che sarebbe dovutta avvenire a giugno. Ad oggi il documento finale continua a rimanere una bozza definitiva e non ci sono nè tempi certi per una sua approvazione nè certezza sui passi da compiere per arrivarvi.
Eppure, anche a detta di Confindustria Digitale il documento finale prodotto è buono e condivisibile e servirebbe a dare grande impulso all'introduzione delle nuove tecnologie digitali nella pubblica amministrazione italiana e ad avviare quei processi di rinnovamento, innovazione e semplificazione burocratica di cui i cittadini tutti hanno bisogno da tempo.
La consapevolezza dei limiti attuali contenuti nella bozza definita e della dissficoltà di un passaggio della pubblica amministrazione ad una sua versione digitale non esime dal sollevare critiche sui ritardi che continuano ad accumularsi e porta anzi a richiedere tempi più rapidi di implementazione e tempi di attuazione certi che non debbano dipendere da successivi interventi politici per nuovi decreti attuativi.