
Il compito è spettato a Simone Marchetti, Direttore del Business Development per le soluzioni di Digital Supply Chain (SCM) Oracle.
L’intervento delinea la visione Oracle del nuovo paradigma dell’industria 5.0 basato sull’intelligenza artificiale e di come i principali trend di innovazione, legati al mondo cloud, siano in grado di integrare le tecnologie emergenti. Oracle ha scelto di puntare sulla proposta di applicazioni cloud capaci di connettere tutti i processi aziendali, abbattendo le vecchie organizzazioni a silos e garantendo il corretto flusso di informazioni tra gli stessi. Questo, con due obiettivi fondamentali da perseguire: la focalizzazione sulle esigenze del cliente e la centralità della persona nelle attività produttive.
L’unione fa la forza
Le applicazioni in Cloud di Oracle dedicate al mondo dell’industria si avvalgono di intelligenza artificiale e machine learning e sono state recentemente arricchite di assistenti digitali vocali, simili a quelli che vengono usati nel mondo consumer, che permettono di usare il linguaggio naturale nell’accedere ai dati ma creati appositamente per il mondo aziendale, così da rispondere adeguatamente e contribuire a produrre decisioni mirate e data-driven, sviluppandone poi funzionalità legate alla blockchain e all’IoT.
Automazione, robotica, intelligenza artificiale stanno guidando l’evoluzione tecnologica. Ma anche la diffusione dell’adozione di robot di ultima generazione e di “oggetti connessi” sono – secondo Oracle - da intendersi come opportunità e non minaccia, per le persone che lavorano nell’industria manifatturiera. Riprendendo il titolo dell’intervento di Marchetti: “L’essere umano si riappacifica con la tecnologia, per una migliore qualità del lavoro e una società realmente moderna”.
Oracle ha già realizzato collaborazioni con importanti player del mondo dell’automazione e il Forum Software Industriale è stata un’occasione per conoscere nel dettaglio le nuove frontiere che si aprono per la creatività umana in rapporto all’innovazione tecnologica. La cosiddetta ‘industria collaborativa’ rimette al centro una nuova interazione tra persone e macchine, con una maggiore attenzione all’esperienza d’uso e con l’obiettivo di creare un futuro più inclusivo dove la persona continua a svolgere il ruolo principale e più importante.
Gian Carlo Lanzetti