Mercato Italiano /

Radiografia del Mobile Enterprise italiano

Radiografia del Mobile Enterprise italiano

06 Ottobre 2014 Redazione SoloTablet
SoloTablet
Redazione SoloTablet
share
Secondo una stima dell’Osservatorio Mobile Enterprise del Politecnico di Milano, le soluzioni per Mobile a supporto dei processi di business nel 2014 hanno consentito un recupero di produttività pari a circa 9 miliardi di euro/anno, con un investimento di “soli” due miliardi di euro.La sensibilità verso i temi della Mobile Enterprise è in continua e decisa crescita, in particolare nelle imprese più grandi e strutturate del nostro Paese.

A dimostrarlo è il livello di priorità degli investimenti che i CIO di queste organizzazioni stanno riservando - e prevedono di riservare per il prossimo futuro – ai progetti per la Mobile Enterprise: questa priorità cresce dal 37% del 2012 al 40% del 2014.

Il mercato della “Mobile Enterprise” comprende l’insieme di soluzioni integrate e sistemiche che fanno leva sulle tecnologie Mobile per migliorare la competitività di un’azienda e si suddivide in tre aree. I Mobile Device, ovvero la componente hardware (Smartphone, Tablet, Notebook usati in prevalenza in ambito business), coprono il 67% del mercato. Il 25% è legato alla componente Mobile Biz-App, che include lo sviluppo e l’acquisto delle soluzioni e l’integrazione delle App con i Sistemi Informativi. Il restante 8% riguarda gli Enterprise Application Store (EAS) che rappresentano le piattaforme di gestione dell’intero ecosistema Mobile aziendale (in questo contesto rientrano anche le piattaforme di Mobile Device Management).

“Questo trinomio, in ambito Business”, afferma Andrea Rangone, Coordinatore Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, “rappresenta ormai anche un vero e proprio mercato, che per valore ha superato, nel 2013, la soglia di 1.800 milioni di euro. Cifra che, nei prossimi 2 anni, l’Osservatorio stima in crescita fino a quasi 3 miliardi di euro (a dispetto della crisi). Governare questo contesto può diventare un fattore sostanziale, in grado di rappresentare un importante differenziale competitivo grazie ai benefici di efficacia ed efficienza che le soluzioni Mobile possono portare alle organizzazioni. Benefici che, guardando alla molteplicità dei Mobile Worker presenti nel nostro Paese, non sono rilevanti solo per la singola impresa ma possono rappresentare un importante fonte di recupero di competitività per l’intero Sistema Paese: si attesta infatti su circa 9 Mld €/anno il valore del recupero di produttività stimato dall’Osservatorio per tutti i Mobile Worker già dotati di soluzioni Mobile per le proprie attività professionali”.

 

Mobile Device


“Gli Smartphone sono ormai largamente diffusi nelle imprese analizzate (già presenti nel 91% di esse e in procinto di entrare in un altro 5%) e i Tablet li seguono a ruota (già adottati nel 66% e in procinto di essere introdotti in un altro 18%)”, fa notare Paolo Catti, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio Mobile Enterprise “e tra i Device a supporto dei processi di business non stupisce che tra i più diffusi figuri anche la famiglia dei Terminali Industriali, che hanno caratteristiche di robustezza e usabilità studiate appositamente per l’uso in contesti particolari”.

Tra i nuovi Mobile Device, i più diffusi sono gli Ultrabook, dispositivi Notebook “alleggeriti” da periferiche e porte non essenziali, già presenti nel 44% delle imprese analizzate e in procinto di entrare in un altro 12%. A seguire, emergono i PC convertibili e gli Slate PC, presenti nel 22% delle imprese analizzate e in procinto di entrare in un altro 24%.

Ancora in un’aura di incertezza figurano i cosiddetti “Phablet”, gli ‘Smartphone grandi’ con schermi dalle dimensioni paragonabili a quelle di un piccolo Tablet, a oggi presenti nel 19% delle imprese analizzate e destinati a entrare, nel prossimo futuro, in un altro 17%. Particolarmente interessante sarà capire l’evoluzione dei Phablet, anche in considerazione della crescente offerta di questi dispositivi da parte del mercato.

“Infine, i nuovi dispositivi Wearable” continua Catti “come per esempio gli Smart-Watches o gli Smart-Glasses, che hanno appena fatto il loro ingresso sulla scena, come era ragionevole attendersi, hanno un tasso di penetrazione ancora embrionale (2%), anche se non è da sottovalutare la percentuale delle imprese che ha già maturato l’ipotesi di introdurli: il 16%, di cui la stragrande maggioranza con orizzonte di medio periodo”.

 

Fonte: mashable.com

 

Le Mobile Biz-App


Le Mobile Biz-App rappresentano una componente fondamentale del nuovo paradigma della Mobile Enterprise e sono sempre più diffuse nelle organizzazioni italiane. La Survey rivela che ben il 51% dei CIO che hanno partecipato alla Ricerca le ha già introdotte, in netta crescita rispetto all’omologo 35% del 2013. Solo il 9% del campione non ha ancora introdotto Mobile Biz-App e per ora non è interessato a farlo, mentre il 40% ha intenzione di introdurle in futuro (nel 12% dei casi si tratta di una decisione già presa).

Le Mobile Biz-App possono essere classificate in 3 principali macro-categorie.

  • Le Mobile Biz-App “Operative” sono quelle più adottate dalle organizzazioni e registrano un grado di utilizzo elevato da parte dei collaboratori. Tra le organizzazioni intervistate, le Mobile Biz-App di Sales Force Automation sono quelle più diffuse: attualmente già introdotte dal 37% dei CIO, verranno adottate nei prossimi anni da un ulteriore 41% (il 14% dei CIO a breve e il 27% nel medio-lungo termine).
  • Le Mobile Biz-App di “Office Practice Automation”, sviluppate (o personalizzate) ad hoc per supportare processi organizzativo-amministrativi con funzionalità specifiche (come, ad esempio, la compilazione nota spese, richieste permessi, …), sono state già introdotte nel 22% delle organizzazioni analizzate, anche se solo il 10% ne fa già un uso intensivo. Per queste Mobile Biz-App si riscontra l’atto di moto maggiore: ben il 46% dei CIO sta valutando una loro introduzione in futuro.
  • Le Mobile Biz-App di Personal Productivity, sviluppate per visualizzare informazioni già presenti sulla Intranet aziendale o a supporto di elementari funzionalità di produttività individuale (come elaborazione testi e fogli di calcolo), sono già state introdotte dal 25% delle organizzazioni e un ulteriore 45% le implementerà in futuro; tuttavia questa tipologia registra il grado di utilizzo più basso (8%), ancora in attesa che gli utenti ne comprendano appieno tutte le potenzialità.

 

Mobile Device Management e la gestione della sicurezza
Nell’ambito della Mobile Enterprise, una priorità per i CIO si conferma essere la gestione della sicurezza. Tra i CIO che hanno partecipato alla Ricerca, circa il 90% ha già introdotto (oppure lo farà nel prossimo futuro) sistemi di Mobile Device Management; tra questi, chi li ha già introdotti (59%), nella maggior parte dei casi (36%) li ha istallati in house, mentre gli altri (23%) ne fruiscono secondo logiche ‘as a Service’.

L’analisi evidenzia che la percentuale di CIO che ancora non ha considerato puntualmente le tematiche legate alla sicurezza dei dati è attorno al 17% del campione. Nella maggior parte dei casi, i CIO gestiscono la sicurezza tramite piattaforme di Mobile Device Management, attraverso le funzionalità di Remote Wipe abilitate da queste piattaforme (59%).

“Oltre al tema della sicurezza”, aggiunge Christian Mondini, Senior Research Analyst dell’Osservatorio Mobile Enterprise, “grande attenzione viene posta anche al paradigma ‘Bring Your Own Device’, che prevede di far leva su dispositivi Mobile scelti e acquistati direttamente dall’utente, che vanno poi non solo integrati con i Sistemi Informativi Aziendali e popolati con le corrette Mobile Biz-App a supporto dei processi, ma anche gestiti e tutelati, in particolare a difesa dei dati aziendali che risiedono (o transitano) su ciascun Mobile Device. Il numero dei CIO che permettono l’utilizzo dei Device personali a scopo lavorativo è decisamente cresciuto: dal 20% del 2012 al 49% del 2014 e si è ridotta sensibilmente la percentuale di chi si dichiara assolutamente contrario, dal 44% del 2012 al 19% del 2014”.

Gielle

 

 

 

 

 

 

 

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database


INGEGNI Tech S.r.l.

INGEGNI Tech sviluppa applicazioni per il mercato mobile, sviluppando progetti per la...

Vai al profilo

Basefloor S.r.l.

"Basefloor Mobile" è lo strumento quotidiano di lavoro per un efficacie e veloce...

Vai al profilo

Unified Communication

Unified Communication è un’azienda italiana leader nel mercato europeo del...

Vai al profilo