
L’Abi il 27 e il 28 marzo presenterà a Milano il rapporto Bank in touch sulla crescente presenza della tecnologia in banca.
Nel 2012 gli istituti hanno investito circa 4,2 miliardi per l’information technology, e le più lungimiranti sono state le banche piccole.
Per Romano Stasi, direttore generale di Abi Lab, il centro d’innovazione dell’Associazione, lo smartphone e i tablet assumeranno sempre di più la funzione di ponte tra banca e cliente: ”Stanno nascendo servizi con la fotocamera: con alcune application è possibile fotografare il bollettino postale che viene letto da un software, carica i dati e provvede al pagamento. Questo apre all’evoluzione dei pagamenti mobili, ma ciò che importa è che i clienti gradiscono lo smartphone e i tablet per usare la banca mentre si muovono.”
Tu possiedi le stelle?
Dall’indagine emerge che ciò che piace è la possibilità è la possibilità di sfruttare i tempi morti, verificando per esempio l’arrivo di un bonifico sul conto corrente o controllare gli interessi maturati mentre si è in una situazione d’attesa in uno studio medico o in locale pubblico.
Confermata la crescita dei servizi di alerting (notifiche di pagamenti con la carta di credito, il bancomat); l’80 % degli istituti di credito (era il 73 nel 2011) propone anche il mobile site.
Gli ordini telematici sono saliti dal 25 al 30 % e le richieste d’informazioni on line dal 46 al 49 %. In aumento anche l’offerta dei servizi di trading su mobile passata dal 68 all’80 %.