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Dalla generazione X alla generazione 2.0

Dalla generazione X alla generazione 2.0

26 Agosto 2015 Ornella Convertino
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Ornella Convertino
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Ogni generazione ha avuto il suo “media” preferito, dalla radio, alla Tv in bianco e nero, alla Tv a colori, al satellite e poi al Web. Nel 2010, abbiamo assistito allo storico sorpasso del Web rispetto agli altri mezzi, questo rappresenta il segno che internet è diventato il mezzo preferito dai giovani che passano sempre meno tempo davanti alla Tv e molto più tempo connessi al mondo virtuale.

È nata «LA GENERAZIONE 2.0», ossia la generazione che ha come riferimento culturale il Web.

L’utilizzo di computer, videogiochi e Internet è ormai una parte fondamentale nella vita dei bambini e degli adolescenti, una delle principali fonti di svago e divertimento. Spesso, poi, il gruppo di amici virtuale prende il sopravvento sul gruppo reale. I paragoni del tipo “era meglio quando si usciva e ci si trovava…” sono interessanti ed utili solo se aprono degli interrogativi, se stimolano il confronto curioso e la voglia di capire. Il resto sono forme di giudizio che non fanno altro che costruire distanze.

La letteratura mostra come l’ uso smodato di internet ha in sé dei rischi, che all’estremo possono sfociare nell’Internet Addiction Disorder. Prima di passare alla descrizione dei principali rischi, ecco alcuni dati pubblicati su Repubblica (Marzo 2012) riprendendo un’indagine conoscitiva condotta da Eurispes e Telefono Azzurro, su un campione di 1.496 adolescenti tra i 12 e i 18 anni e 1.266 genitori:

  • Il 37,7% degli adolescenti italiani naviga su internet da due a quattro ore e oltre al giorno;
  • il 41,4% passa lo stesso tempo attaccato al cellulare (sms, connessione a internet..);
  • il 42,5% dei ragazzi controlla continuamente la posta elettronica o Facebook;
  • l‘ 85,6% ha un profilo su Facebook, il 30,8% ha più di 500 amici su FB;
  • Il 49,9% perde la cognizione del tempo quando è online, dimenticandosi di fare altre cose.

 

I principali rischi legati all’uso di internet, per i ragazzi (ma anche per gli adulti), sono i seguenti:

  1. USO ECCESSIVO: spesso associato ad una perdita della percezione dello scorrere del tempo o alla tendenza a dimenticare di rispondere a quelli che sono i bisogni fisiologici fondamentali (mangiare e dormire in primis);
  2. SENSO DI STRANIAMENTO: manifestazione di sentimenti di rabbia, tensione e/o depressione quando il computer o Internet sono inaccessibili;
  3. TOLLERANZA: bisogno di accessori sempre migliori per il computer o di un sempre maggiore tempo di utilizzo;
  4. RIPERCUSSIONI NEGATIVE: discussioni, bugie (soprattutto riguardo al tempo passato online), isolamento sociale e scarsi risultati in ambito lavorativo e/o scolastico.

IL LATO OSCURO DEI SOCIAL NETWORK


I Social Network, poi, hanno un lato oscuro specifico che dà vita a diversi fenomeni psicologici più propri dell’età adolescenziale.

Gli utenti possono assumere altre identità al fine di spiare i profili altrui o di combinare incontri, rischiando così di giocare una sorta di cambiamento d’identità. Gli adolescenti davanti a questa possibilità di assumere più identità (identità fluida) corrono il rischio di non poterle integrare in maniera completa, mettendo così in pericolo il loro percorso di crescita psichica ed emotiva Un altro fenomeno legato all’uso dei social network è l’analfabetismo emotivo: le conversazioni condotte attraverso lo schermo di un computer, eliminano la fisicità e la consapevolezza dell’emotività altrui dando origine ad un progressivo disinteresse emotivo.


Stalking e violazione e manipolazione delle informazioni, sono comportamenti aggressivi al fine di violare e danneggiare la vita privata di altre persone. Infine, la dipendenza dai social network porta gli adolescenti a dedicare gran parte del loro tempo al cyberspazio rinunciando in alcuni casi alle relazioni sociali significative. Le relazioni costruite attraverso i social network sono fragili, basate su dialoghi virtuali e prive di un contatto visivo oltre che emotivo. Si ricerca una lontananza dall’altro rifugiandosi dietro una barriera che è lo schermo del computer, dando origine alla solitudine di avere 500 amici su facebook.

Ma ci sono anche molti vantaggi, tra cui:

  1. CONDIVISIONE DI ESPERIENZE: videogiochi come collante per la famiglia, strumento per rafforzare la relazione con i figli (Raccontare le storie, svelare i personaggi, dare un senso esperienziale al gioco);
  2. MANTENERE LE RELAZIONI: tramite i Social Network, rafforzare conoscenze e amicizie che altrimenti si perderebbero;
  3. ALLENAMENTO DEL PENSIERO: gli adolescenti parlano più liberamente, si confrontano con temi importanti;
  4. SELEZIONARE LE INFORMAZIONI: l'uso di Internet e della tecnologia può aumentare il quoziente intellettivo dei ragazzi, migliorarne le capacità di apprendimento e problem solving.
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