
Se si vuole leggere l’evento in profondità le novità non sono mancate. Con il ricorso alla denominazione Air è stata introdotta una linea di discontinuità con i modelli della linea iPad precedente. Questa demarcazione lascia spazio sul mercato anche a questi ultimi, creando al tempo stesso un nuovo mercato di fascia alta legato completamente alla qualità del prodotto e alle sue caratteristiche tecnico-professionali. Quanto a lungo poi Apple decida di tenere l’iPad di vecchia produzione sul mercato lo scopriremo dopo il periodo dello shopping natalizio. Altra novità è l’aggiornamento dell’iPad Mini con il Retina display da 2048x1536 pixel di risoluzione. Queste novità non sono riuscite comunque a far dimenticare l’assenza di una qualche sorpresa reale e capace di entusiasmare ancora le schiere di consumatori, vecchi e nuovi, che da sempre associano al marchio della Mela il potere di meravigliare e sorprendere.
La danza estatica
Dall’evento di Apple è emersa chiara la volontà di puntare sempre più sul tema della produttività e del ruolo del tablet come strumento di lavoro per l’impresa. Questa volontà è una conseguenza anche della necessità che Apple deve affrontare, quella di essere maggiormente competitiva con agguerriti contendenti nel mondo Android ma soprattutto Windows. Microsoft è da sempre riconosciuta come azienda capace di fornire soluzioni professionali finalizzate alla produttività e come tale rimane il termine di benchmarking di Apple per la conquista di un mercato ancora difficile da conquistare. Per provarci Apple ha deciso di regalare iWork e iLife sui nuovi dispositivi iOS7 ma la decisione sembra più una mossa sulla difensiva che un atto di generosità o di forza. Microsoft sta lavorando alla versione del suo Office per iPad e sul fronte Android, anche Google sta potenziando la sua offerta QuickOffice sulla produttività. Apple non poteva stare a guardare e con le scelte ultime ha comunicato in modo chiaro il suo interesse per il mercato business e aziendale.
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Che la battaglia non sia che agli inizi e che il risultato non sia per nulla scritto, lo dimostra l’annuncio in contemporanea del tablet Windows RT di Nokia e l’inizio della distribuzione dei nuovi Surface 2 e Surface Pro 2. Con i nuovi Surface Microsoft punta ad anticipare e soddisfare meglio gli aumentati bisogni degli utenti business fornendo loro maggiore potenza, maggiore durata di batteria e soprattutto maggiori servizi ( skype, SkyDrive, ecc.). Una strategia che punta alle medie e grandi aziende ma soprattutto a quelle piccole. L’evento del 22 ha visto anche l’annuncio di novità sul fronte desktop/PC. Un fronte nel quale Microsoft continua a dominare incontrastata.
Le vendite dei nuovi iPad stanno già andando a gonfie vele ma la percezione è che qualcosa stia cambiando sul mercato dell’innovazione. Apple non è stata capace di sorprendere, neppure con l’introduzione del software per il controllo delle credenziali di accesso tramite la rilevazione delle impronte digitali, introdotto recentemente sui nuovi iPhone 5S. Nessuna novità è stata raccontata sul fronte della Web TV, sull’iWatch, su eventuali tastiere e accessori esterni, ecc. Senza sorpese il rischio è che anche gli eventi Apple finiscano per diventare ‘normali’ e sempre più simili a quelli degli altri. Il tutto in un contesto nel quale concorrenti come Samsung dimostrano una elevata capacità di sorprenedere e una versatilità progettuale e di prodotto insuperabile.
Nel frattempo Microsoft sembra avere trovato il ritmo e l’approccio giusto per raddrizzare un periodo lungo fatto di ritardi e fallimenti. Il nuovo Durface 2 è sul mercato, Nokia da poco acquisatta ha rilasciato un suo Tablet e soprattutto stanno arrivando i primi risultati in termini di volume di vendite, fatturato e guadagni sul fronte tablet.