
Per delineare le dinamiche di trasformazione nelle imprese italiane, IDC ha condotto a inizio 2018 un’indagine su 600 aziende di vari settori individuando i manager coinvolti nelle strategie di innovazione di business e digitale. La fotografia fa emergere diverse figure intervistate con un ruolo attivo, a vario livello, nei processi di innovazione aziendale.
Veicoli, mai più scadenze dimenticate
I risultati sono stati illustrati nel corso di un evento in Unicredit (piazza Gae Aulenti) da parte di esponenti di SAP e di IDC. L’indagine evidenzia una leadership condivisa tra diversi manager aziendali, con una significativa presenza di figure IT che partecipano alla regia dell’innovazione, insieme a diversi ruoli non-IT con un approccio interfunzionale.
Due indicazioni. La presa di coscienza di un cambiamento profondo della società e dei meccanismi economici si sta delineando all’interno delle organizzazioni italiane. Emerge una grande consapevolezza da parte dei Digital Leaders della necessità di trasformare i propri processi e modelli di business per rispondere alla rivoluzione digitale. Non solo l’economia digitale sta trasformando i processi e i modelli di consumo, ma lo sta facendo a un ritmo che non ha precedenti. Nuove capacità e velocità sono oggi richieste alle aziende e alle istituzioni pubbliche per misurarsi con il consumatore digitale e dare nuovo valore alla relazione con clienti, utenti e cittadini. Le aziende italiane stanno introducendo scenari di trasformazione del modello di business a diverse velocità. Sette Digital Leaders su dieci percepiscono l’esposizione del proprio business alla disruption, anche in settori regolamentati. Per ora però solo il 10% delle aziende punta a iniziative disruptive a forte impatto sul modello di business Il 42% punta a strategie progressive/graduali di innovazione del modello di business Il 48% privilegia interventi mirati a un limitato impatto sul modello di business
La digital economy introduce meccanismi di complessità nelle organizzazioni che possono impattare su processi e tempi di risposta, nel momento in cui clienti e utenti aumentano le attese. Per quasi la metà dei Digital Leaders, evidenzia la ricerca, i ritmi di innovazione della propria organizzazione non sono al passo con la trasformazione dei mercati. I Digital Leaders segnalano la valenza del paradigma data-centrico, che si alimenta di un tessuto variegato di touch-point, asset e ambienti connessi. Nel 30% delle aziende, questi princìpi abilitano nuove pratiche di sviluppo di prodotti e servizi.
In questo scenario i ruolo delle tecnologie appare fondamentale. Emerge infatti sempre più forte la consapevolezza che senza innovazione tecnologica non sia possibile rimanere competitivi nei nuovi mercati digitali. Lo conferma uno spostamento progressivo della spesa ICT delle aziende verso tecnologie innovative espressione dei paradigmi digitali, anche se permane una certa complessità nell’amplificare a livello aziendale le prime sperimentazioni. I Digital Leaders vedono nell’utilizzo di piattaforme e strumenti tecnologici innovativi la chiave per abilitare la trasformazione del business. La percentuale di aziende che prevede di far leva su tecnologie innovative espressione dei paradigmi digitali sfiora il 40%. Ancora più significativa è la correlazione tra approcci fortemente disruptive alla trasformazione del modello di business e l’utilizzo di Acceleratori dell’Innovazione (IoT, Intelligenza Artificiale/Machine Learning, Robotica, Blockchain, Realtà Virtuale/Aumentata ecc.).
In definitiva nelle aziende italiane c’è oggi bisogno di attrezzarsi con contributi multipli e team estesi che abilitino un cambiamento sostenibile dei processi, dell’innovazione tecnologica e delle relazioni con ecosistemi esterni - partner, università, start-up - per tracciare e accelerare nuove forme di business.
All’evento era presente in qualità di Digital Leader Pier Luigi Vanti, ICT Corporate Director IMA Group. Dal suo punto di vista: “L’onda dell’industria 4.0. e della digital transformation ha coinciso con l’obiettivo di portare innovazione, tecnologie e intelligenza nei nostri prodotti e nei nostri processi, questa coincidenza ha fatto nascere due anni fa l’iniziativa IMA Digital che accompagna oggi l’azienda nella sua crescita”.
Gian Carlo Lanzetti