
Insoddisfatti delle infrastrutture digitali delle città ma con grandi aspettative nelle potenzialità che può avere la 'networked society'. E' questo uno dei risultati dello studio "Gli italiani e la società connessa" promosso da Ericsson e realizzato dalla Luiss Business School. Dalla ricerca emerge l'identikit di un cittadino italiano iper-tecnologico (il 40% trascorre più di quattro ore su internet), affezionato al proprio smartphone (il 69% si connette a Internet dal cellulare o da tablet) ma che giudica l'organizzazione e i servizi pubblici delle proprie città altamente scadenti. Nonostante quest'ultimo aspetto dimostri il ritardo del nostro Paese rispetto allo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche, la fiducia verso la società connessa è fortemente positiva soprattutto per il miglioramento della qualità della vita e per favorire la crescita economica.
Porcospini digitali
Miglioramento dei servizi pubblici, sanità e istruzione. Una tecnologia vicina può rendere più semplice la comunicazione tra Stato e cittadini per ridurre la burocrazia e introdurre strumenti di e-Government. Queste le aspettative che gli italiani ripongono nella 'società connessa' per migliorare le relazioni con le istituzioni.
Ma anche un processo più semplice per snellire i Servizi Sanitari come la creazione di cartelle cliniche digitali personali e accesso immediato alle prescrizioni mediche, come auspica il 48% degli intervistati.
E' sentito anche il bisogno di un miglioramento nel settore dell'istruzione a cui la 'networked society' potrebbe venire incontro con la creazione costante di contenuti educativi di libero accesso su dispositivi elettronici, digitalizzazione delle valutazioni finali e soprattutto lo sviluppo e collegamento con le università estere.
Inoltre gli input della 'società connessa' potrebbero essere in particolare una svolta nell'organizzazione dei trasporti pubblici nelle città giudicati insoddisfacenti dal 65% degli intervistati: il 31% infatti ritiene che i maggiori benefici possano essere applicati proprio in quell'ambito. In che modo? Attraverso informazioni e aggiornamento in tempo reale sull'arrivo dei mezzi, sistemi informatici per la ricerca di parcheggio e l'introduzione, già avvenuta in alcune città, del biglietto elettronico. Un altro esempio è la “Fermata connessa” (foto)
Clara Paez, capo del marketing di Ericsson, ha commentato: «La ricerca che abbiamo condotto insieme alla Luiss mostra come gli italiani credano fermamente nella trasformazione digitale. Gli Italiani infatti apprezzano i benefici che la società connessa può generare in termini di miglioramento della qualità della vita, valore per le imprese ed efficienza per la pubblica amministrazione. Compito di tutti noi è soddisfare questa domanda e guidare il cambiamento attraverso una collaborazione sinergica che sostenga l'innovazione e la crescita dell'intero sistema Paese».
Infine, Ericsson informa che il 2015 sarà l'anno del sorpasso. Infatti entro quest'anno il numero dei telefonini sarà superiore al numero degli abitanti sul pianeta: 7,2 miliardi di dispositivi contro i 7 miliardi di abitanti.
Gielle