
Apple, Google e Microsoft si stanno da tempo sfidando, ed il Cloud e l'interazione con il mobile è forse l'ultima e più cruenta sfida.
Google da tempo sa che la ricerca da device mobile è la vera frontiera del proprio business, e, sentendosi minacciata da Microsoft in quest'ambito, ha sviluppato Android e lo ha dato gratuitamente ai produttori di hardware che, grazie alla natura open source sono liberi di adattarlo e modificarlo, senza tra l'altro dover riconoscere nulla a Microsoft per Windows Phone.
Chiaramente l'obiettivo di Google è duplice: portare utenti mobili verso le proprie applicazioni Cloud (sopratutto GMail, Calendar, Maps e Drive), e sul proprio motore di ricerca, considerando che per Big G sfruttare la geolocalizzazione del device ed essere in grado di incrociare la ricerca per parole con la posizione dell’utente, rappresenta l’apoteosi del proprio core business (ed ovviamente dei propri guadagni).