
Il progetto, promosso da Lavazza e realizzato da Argotec, due aziende torinesi, è stato inserito nella lunga serie di esperimenti approvati dalla NASA (e se avete interesse, qui c’è il link al sito NASA che descrive le specifiche tecniche dell’esperimento e delle motivazioni che hanno condotto a tentarlo) nel campo “Earth Benefits, Space Exploration”.
E’ importante sapere che la ricezione e la registrazione di un segnale di streaming in diretta dallo spazio non sono una cosa semplice, e che quando si è trattato di organizzare il lavoro che poi vedrete montato in uno spot pubblicitario nessuno aveva la minima idea di come risolvere questo problema.
Di questa parte del lavoro è stata incaricata Streamtech®, un’azienda torinese che opera nel campo dello streaming da anni.
I tecnici Streamtech® hanno trasformato il luogo dove è stato ricevuto il segnale “spaziale” in un Data Center con server potenti e affidabili e hanno incrementato la banda in download per poter ricevere in tranquillità la mole di dati in arrivo, oltre a mettere a disposizione le migliori professionalità nel settore.
Il risultato di questa attività si è potuto vedere su telegiornali, siti, servizi televisivi e quotidiani.
Le immagini scattate durante le attività di ricezione e registrazione del segnale di streaming proveniente dall’ISS sono il giusto coronamento all’attività delle tre società torinesi, e raccontano qualcosa di più di quello che la registrazione video aveva riportato.
CRESCE IL BISOGNO DI SILENZIO…MEDIALE! 🍒🍒
#streamtechrisolve
Streamtech®, società torinese totalmente indirizzata alla promozione, allo sviluppo e alla fornitura delle tecnologie di live streaming, ha creato un formato unico sul mercato italiano, che prevede la possibilità di utilizzo di un pacchetto completo in cui la codifica del segnale, la pubblicazione e la distribuzione sul web avvengono a cura di un solo soggetto, senza limitazioni all’utilizzo di banda in termini di durata della trasmissione e con limiti molto elevati ai volumi di accesso contemporaneo.
Da sempre volta ad un mercato principalmente legato alla trasmissione di eventi tradizionalmente associati allo streaming come convegni, seminari e congressi, la società ha rivolto il suo sforzo commerciale sulla via di una fruizione più generale del concetto di broadcast, avvicinandosi al mondo della moda, della pubblicità, degli enti pubblici, delle associazioni culturali e dei privati.