
I dati dell'Osservatorio confermano il punto di vista sempre espresso su SoloTablet che il successo del tablet non nasce soltanto dal mercato consumer ma da anche da quello business e che le migliori opportunità per vendor, sviluppatori e fornitori di servizi e soluzioni nascono in primis da aziende e organizzazioni. Il Tablet non è già più un semplice benefit per dirigenti e manager ma uno strumento di lavoro sul quale mettere a disposizione dei dipendenti applicazioni aziendali più o meno integrate con i sistemi informativi esistenti.
Il tablet è uno strumento carico di forze innovative e poratatore di cambimento. Così come all'esterno dell'azienda rende più semplice il ricorso al Cloud Computing e al software in modalità SaaS, all'inetrno dell'azienda la sua carica rivoluzionario obbliga a ripensare i modelli monolitici e centrati sulle applicazioni mission-critical di ERP esistenti. Il tablet introduce maggiore mobilità e flessibilità e rende possibile una compartecipazione alla predisposizione e definizione delle policy aziendali sull'uso del software e dell'hardware che compongono l'infrastruttura IT.
CIO Survey 2020
I dati emersi dalla ricerca dell'Osservatorio non raccontano solo la popolartà di iPad e fratellestri vari e quanto siano coinvolti nella scelta dirigenti e manager aziendali chiamati a decidere sull'adozione di nuove tecnologie. I dati raccontano anche quanto siano consistenti i volumi con una domanda triplicata nei primi sei mesi dell'anno rispetto allo stesso semestre del 2010 e un numero di unità vendute che potrebbero attestarsi entro fine anno tra 1.200.000 e 1.500.000 dispositivi.
Secondo la rilevazione i CIO e i responsabili dei sistemi informativi aziendali sono attratti dai tablet sia per le loro funzionalità e caratteristiche tecniche ma anche perchè introducono in azienda strumenti e modi di lavorare innovativi in grado di rendere più efficiente i processi e aumentare la produttività. Il tablet è infatti portabile ovunque e utilizzabile sempre, dispone di uno schermo grande che offre una capacità di visualizzazione elevata, offre una potenza di calcolo paragonabile al PC ma soprattutto è sempre connesso, è dotato di interfacce touch-screen, ha una accensione rapida ed è perfetto per una rapida condivisione di contenuti con le persone con cui si inetragisce.
La Ricerca 2011 si poneva i seguenti obiettivi:
- analizzare i principali ambiti applicativi dei dispositivi New Tablet, identificando i settori, le famiglie professionali e i processi di business maggiormente impattati;
- comprendere le reali potenzialità del paradigma dell’Application Store, analizzando criticamente l’effettiva fattibilità di una sua trasposizione in ambito corporate;
- identificare i principali “atti di moto”, analizzando i casi di introduzione (o di volontà di futura adozione) dei New Tablet a supporto dei processi di business;
- analizzare l’interesse degli utenti “finali” di dispositivi New Tablet in ambito business, identificando il reale grado di accettazione e le eventuali resistenze all’utilizzo e al cambiamento.
L'indagine ha coinvolto 250 CIO delle principali aziende italiane con un potenziale di +1000 manager/professionisti dotati o da dotare con un tablet. In queste aziende il tablet è già utilizzato dal 55% dei dirigenti di fascia medio-alta mentre il 37% lo adotterà a breve. Su un altro fronte il tablet è entrato immediatamente nell forza commerciale, oggi con un 17% che è destinato a salire al 74% in tempi brevi.
La diffusione dei tablet non è uguale in tutti i settori merceologici. Solo il 10% ( salirà al 45%) delle aziende dedite alla manutenzione ha adottato il tablet come strumento di lavoro, il 3% ( salirà al 24%) delle aziende di trasporti.
L'altro dato interessante è sulla propensione a sostituire il personal computer con il tablet. L'indagine rileva come l'88% dei CIO ritenga che il tablet più che sostituire, andrà ad affiancarsi agli smartphone. La cannibalizzazione, se mai avverrà, sarà a spese degli smartphone più che dei personal computer. Due intervistati su dieci ritengono che il tablet ridurrà il ruolo dei telefonini in azienda, due su dieci che andrà a sostituire il notebook.
Dall'indagine non prevale alcuna preferenza netta in termini di sistema operativo, nonostante la visibilità raggiunta da iOS di Apple e nonostante il fatto che la scelta più diffusa vada proprio verso l'iPad e la piattaforma iOS di Apple. La fotografia segnala quindi l'esistenza di opportunità reali sia per Android che per BlackBerry e Windows.
L'ultimo dato da rilevare è quello sulle applicazioni e sull'interesse alla realizazzione di store aziendali gestiti direttamente dall'azienda. Tre su quattro degli intervistati non sembra amare più di tanto i modelli di business degli store esistenti e vorrebbe costruire uno store aziendale, anche per poterne sfruttare le opportunità commerciali e di business. La realtà attuale però è molto lontana dai desiderata e solo il 7% delle aziende coinvolte nella ricerca ha già implementato un suo engozio. Il 43% non è interessato.