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Un robot tutto italiano compete come miglior pittore al mondo

Un robot tutto italiano compete come miglior pittore al mondo

26 Aprile 2018 Redazione SoloTablet
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Busker Robot, realizzato all'Università di Trieste, sta partecipando a una competizione negli USA per il miglior "robot pittore" al mondo. E' una competizione che coinvolge 19 scuole del mondo e numerosi team di ricerca che hanno presentato 100 progetti diversi. La competizione prevede anche una partecipazione del pubblico che può esprimere il suo gradimento attraverso il web con un impatto significativo sul risultato finale. I vincitori saranno comunicati il 14 di Maggio 2018.

Per partecipare al voto.....


Da sempre, una forza misteriosa spinge l’uomo ad impiegare gli strumenti a sua disposizione per esprimere l’indefinibile: E’ il mistero dell’arte. Robot e intelligenza artificiale non fanno eccezione. Siamo entrati nell’era dei robot e dei cobot (robot collaborativi). Inevitabilmente la loro pervasività ha raggiunto anche il baluardo dell’arte.

Il primo artista a impiegare una macchina e a chiamarla robot per ottenere delle opere astratte fu Jean Tinguely (1925-1991). I suoi marchingegni realizzavano graffiti caotici che ricordavano i movimenti involontari della mano di un bimbo.

Tinguely era attratto da un concetto di opera d’arte che comprendeva sia il prodotto grafico che la macchina in sé, un concetto denso di originalità, in grado di tracciare il confine tra arte e semplice meccanismo.

Ma adesso la tecnologia è così avanzata che il robot ha perso il suo potere di stupire. È diventato uno strumento, alla stregua di un pennello o di una spatola.

In molti si stanno cimentando nella pittura a mezzo di robot. Pochi hanno intrapreso una ricerca estetica e creativa in grado di dare dignità artistica al prodotto finito. 

All’Università di Trieste, un team di ricercatori (Paolo Gallina, Lorenzo Scalera e Stefano Seriani), ha implementato il primo robot al mondo in grado di realizzare dipinti con la tecnica dell’acquerello abbinata al guazzetto

Buskerobot, questo è il nome del robot, sta partecipando in questi giorni a una competizione internazionale negli Stati Uniti, nata per celebrare il miglior robot pittore al mondo.

Personalmente non credo che un robot potrà mai sostituire la mano di un artista umano. Ma l’affermazione porta con sé un fraintendimento di base, ossia suggerisce come sia in atto una competizione tra uomo e robot. Se questo è vero in ambiti quali il lavoro e la pervasività dei sistemi automatici nella nostra vita, lo stesso non credo possa dirsi per l’arte. Per quanto riguarda Buskerobot, non c’è alcuna competizione, ma una mutua collaborazione tra robot, intelligenza artificiale e artista; una collaborazione mossa dall’ambizione di creare un artefatto esteticamente condiviso.

È possibile supportare il lavoro di Buskerobot partecipando direttamente alla votazione su https://robotart.org/teams/

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