
L’attuale accelerazione dei cambiamenti tecnologici rende difficile prevedere come si evolverà il panorama del business nei prossimi anni “Possiamo però affermare con certezza – sostiene Marco Comastri, General Manager EMEA di CA Technologies - che ancora oggi troppe aziende non riescono a tenere il passo con il ritmo accelerato del cambiamento, basti pensare come solo il 50 per cento delle aziende presenti nella classifica Fortune 500 dell’anno 2000 è ancora in vita.
È chiaro che la stragrande maggioranza delle realtà aziendali dovrebbe innovare in tempi più rapidi e gestire il cambiamento con maggiore competenza, per poterne sfruttare al massimo il potenziale e promuovere il benessere della forza lavoro, per creare maggiore prosperità e migliorare la società.
“Ecco perché ritengo sia giunto il momento che gli amministratori delegati e i consigli d’amministrazione - ovunque risiedano - adottino modelli e metodologie Agile: un approccio nuovo che pervaderà il mondo aziendale per dar vita a un’economia flessibile e innovativa, più consona alla rivoluzione tecnologica in atto.
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Mi riferisco a un approccio chiaramente definito rispetto all’agilità, che è maturato nel contesto in continua evoluzione dello sviluppo software. Negli ultimi decenni è andata diffondendosi la pratica di rilasciare il software in modo incrementale anziché in un’unica soluzione, dando precedenza agli elementi più importanti in ciascuna release. Mentre la metodologia Agile è applicabile a livello di team o di prodotto, l’approccio da me caldeggiato interessa l’intero apparato organizzativo. Un ottimo esempio è General Electric (GE), che ha saputo applicare il metodo Agile per accelerare la propria transizione da conglomerato industriale a leader digitale del suo settore industriale – ed è solo una delle migliaia e migliaia di storie di successo in questo ambito.”
I vantaggi
Un’indagine condotta nel 2016 coinvolgendo professionisti IT in tutto il mondo ha rilevato che mentre il 51% delle aziende “tende” verso un’impostazione Agile, solo il 16% lo ha pienamente adottato.
In questo momento la stesa CA sta affrontando la trasformazione Agile.
È chiaro che inizialmente saranno sollevate alcune resistenze al cambiamento epocale richiesto da un’evoluzione di questo tipo. “L’esperienza, prosegue Comastri, però, mi ha insegnato che l’impostazione Agile produce i suoi frutti in tempi talmente rapidi che il personale interessato dal cambiamento se ne fa immediatamente promotore.
Se correttamente formati, i team Agile possono partire a tutta velocità, accogliendo con favore l’eliminazione dei silos funzionali controproducenti e la riduzione di eventuali interdipendenze. Godono inoltre dei vantaggi di un approccio collaborativo e della libertà di poter approfittare di eventuali opportunità - o rispondere alle minacce - in maniera veloce e decisa.
Quando le esigenze degli utenti finali sono poste al centro di un’azienda, emergono chiarezza e coesione e le persone acquisiscono la fiducia necessaria per prendere le decisioni migliori per il business aziendale; nel momento in cui soddisfano i bisogni dei clienti in modo visibilmente più efficiente, i team sentono di poter realizzare appieno il potenziale disponibile.
“Nel mio lavoro continuo ad assistere a storie di successo incredibili che nascono dall’incontro con la metodologia Agile, come quella di un istituto finanziario internazionale che di recente è riuscito a varare una nuova business unit che ha generato ben 600 milioni di dollari di ricavi in soli cinque mesi o quella di un fornitore di soluzioni per lotterie e gaming, con oltre 2.500 dipendenti che ha iniziato a rilasciare nuovi prodotti destinati ai clienti con cadenza settimanale, anziché limitarsi a due o tre volte all’anno.
Questi miglioramenti prestazionali sono riproducibili nelle aziende di tutto il mondo e incidono profondamente sull’evoluzione dei diversi settori, e ritengo innegabile che, in un’era in cui si susseguono cambiamenti continui e accelerazioni costanti che esigono la massima agilità, l’adattamento debba necessariamente partire dai leader aziendali.”