
E' di questi giorni la notizia che Apple starebbe pensando alla introduzione sul mercato di un nuovo modello di iPhone ad un prezzo più basso. La notizia non è stata confermata da Apple ma la fonte è autorevole e credibile, una banca d'affari che segue da tempo l'azienda di Cupertino. Apple starebbe assemblando uno smartphone da portare sul mercato a 200 dollari e lo starebbe facendo sia perchè le vendite di IPhone non stanno andando come desiderato sia per fare concorrenza a Google e alla sua leadership di mercato con la piattaforma Android.
Se un'azienda che ha sempre puntato a margini elevati si appresta a rinunciare a parte di essi, significa che il mercato è pronto per una nuova rivoluzione. Apple ha già cambiato aproccio con l'iPAd2 a prezzo scontato e con l'introduzione dell'iPad Mini, altri lo faranno. Amazon ad esempio ha da sempre ha puntato su prezzi competitivi e, secondo alcuni, sotto-costo.
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A dettare le nuove strategie ci sono sicuramente valutazioni sul comportamento dei consumatori, sulle loro preferenze e gusti e considerazioni sullo stato dell'arte della tecnologia attuale. Probabile che all'utente non serva avere un display più grande. Dopo che Samsung e Nokia hanno portato le dimensioni dei loro smartphone al massimo, difficile che si possa andare oltre. Il limite sta nelle nostre mani e nella loro capacità di sostenere un dispositivo più grande. A determinare la scelta di un dispositivo non sarà probabilmente una maggiore risoluzione ( chi è in grado di coglierne la differenza?) e neppure un dispositivo più sottile ( meglio avere spazio per batterie più grandi e potenti). Probabile infine che all'utente possano interessare CPU sempre più performanti, foto-camere sempre più potenti e di qualità, connettività più veloce e maggiore semplificazione/integrazione a livello applicativo e funzionale.
L'evoluzione tecnologica dei dispositivi mobili ha raggiunto un livello, al momento, difficilmente superabile in termini di novità. Probabile che si assista per alcuni anni ad un miglioramento costante di tecnologie già disponibili ma tale da giustificare sempre meno la sostituzione da parte del consumatore di un dispositivo usato con uno nuovo. Soprattutto se il prezzo continuerà a rimanere tra i 400 e i 700 euro. Da qui la necessità per i produttori di rivedere le loro politiche dei prezzi e andare alla ricerca di nuove proposizioni e nuovi mercati.
Come già avvenuto in passato e in altri mercati, anche i produttori di dispositivi mobili potranno puntare ad una riduzione dei prezzi solo se riusciranno a ridurre al tempo stesso i costi. Anni fa la Dell operando sia sul costo delle forza vendita ( passaggio dal canale diretto alla vendita online) che su quello della produzione ( passaggio dalla catena lineare di montaggio alle isole produttive) era riuscita a conquistare la leadership del mercato del personal computing. Oggi Apple, Google, Amazon, Samsung, HTC e tutti gli altri dovranno inventarsi qualcosa di altrettanto strategico e originale per riuscire a ridurre i costi di produzione in modo aggressivo.
A non essere più sostenibile, soprattutto se confrontato con il prezzo di altri dispositivi mobili, è il prezzo dello smartphone (350-650 euro), quasi doppio, in alcuni casi, anche al prezzo di un tablet da 10 pollici (400 euro e anche meno). Come dimostrato dalla politica dei prezzi di Amazon, il costo di produzione della componente hardware non è comprimibile oltre una certa soglia. Probabile quindi che la riduzione dei costi interessi innanzitutto i servizi. La riduzione potrebbe avvenire grazie a nuovi investimenti, all'introduzione di nuove tecnologie a alla offerta di nuovi servizi. Google ad esempio pensa alla introduzione di un servizio VoIP gratuito o a costi minimi.
La battaglia per il dispositivo e per il servizio migliore al prezzo più basso sarà combattuta senza escluzione di colpi e vedrà confrontarsi produttori tradizionali nel mercato dell'hardware come Apple e Samsung ma anche società come Amazon, Google e Microsoft. Apple potrà giocare sugli elevati margini che ancora ha su ognuno dei prodotti che commercializza ma Google potrà contare sui numerosi partner che producono e costantemente innovano nella creazione di nuovi dispsoitivi Andorid. Microsoft deve recuperare il grande ritardo accumulato ma con l'acquisizione di Skype è già in grado di offrire ai suoi clienti/utenti un servizio gratuito già molto conosciuto e desiderato.
A trarre vantaggio da questa battaglia saranno i consumatori che disporranno di una maggiore scelta e in particolare potranno acquistare dispositivi con tecnologie simili a quelle di oggi ma ad un prezzo che potrebbe essere la metà dell'attuale.