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Adroid, Google e mercato smartphone

Adroid, Google e mercato smartphone

25 Gennaio 2016 Redazione SoloTablet
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Una causa legale tra Oracle e Google ha svelato casualmente che Android, dal suo arrivo sul mercato nel 2008, ha generato 32 miliardi di fatturato e 22 miliardi di profitto, derivato principalmente dalla pubblicità Mobile. La vendita di smartphone e tablet è principalmente gestita in collaborazione con terze parti e produttori di hardware e genera per Google un profitto limitato. La maggior parte del fatturato Android legato all’hardware è generato all’esterno di Google.

Se i dati relativi ad Android sono veritieri, l’iPhone di Apple supera la piattaforma di Android di gran lunga. Solo nell’ultimo trimestre di vendite iPhone il fatturato è stato pari al valore complessivo associato ad Android dal suo inizio, 32 miliardi di dollari.

I valori sarebbero interessanti solo se servissero veramente a confrontare le due piattaforme. Nella realtà i flussi di fatturato e profitto generati dalle due piattaforme non possono essere confrontati perché tra loro differenti.

La comparazione non rende merito a Google e a quello che è riuscita a fare con Android. Comperato nel 2006 per fare concorrenza a BlackBerry e Microsoft, Android venne lanciato nel 2008 dopo che Apple aveva introdotto con successo il suo iPhone. Il fatto che in pochissimo tempo Google sia stata capace di rispondere alla mossa di Apple con una piattaforma come Android indica la capacità strategica e competitiva dell’azienda e il successo dell’iniziativa.

Il successo di Google è stato tanto più importante quanto maggiore è stato il ritardo che negli stessi anni ha accumulato Microsoft, rimasta spiazzata dal nuovo prodotto di Apple e al quale riuscirà a reagire solo nel 2009. Nel frattempo Apple conquistava il mercato di fascia alta e Android quello di fascia bassa, lasciando veramente poco spazio alla proposizione di Microsoft che ancora oggi non riesce a trovare lo spazio adeguato per una sua potenziale rimonta.

Android è stato innanzitutto una mossa strategica e competitiva dalla quale Google probabilmente non si aspettava grandi guadagni, che pure sono poi arrivati. Se l’obiettivo era di impedire che Microsoft o Apple potessero dominare il mercato, l’obiettivo è stato raggiunto in pieno. Se fosse quello di non rimanere tagliata fuori dai nuovi mercati emergenti, non solo smartphone ma soprattutto APP e ecosistemi applicativi, l’obiettivo è stato a sua volta raggiunto. Due obiettivi raggiunti con una strategia che ricorda le massime del generale Sun Tzu che ha composto l’arte della guerra.

La rivoluzione e il raggiungimento degli obiettivi strategici sono stati possibili dalla scelta di mettere Android sul mercato nella forma gratuita dell’Open Source. Una scelta che ha messo in crisi il modello di Microsoft basato sulle licenze software.

Nel frattempo Apple ha raggiunto obiettivi commerciali rilevanti, anche se forse meno strategici. Le vendite di iPhone dal 2007 avrebbero generato più di 500 miliardi di fatturato, un numero quindici volte superiore al fatturato di Android. Un valore che sembra indicare quanto Apple abbia vinto la competizione sul mercato smartphone.

La realtà è che la comparazione non può essere limitata ai numeri. Se si guarda oggi al mercato smartphone i due leader di mercato, nonché protagonisti assoluti sono da un lato l’iPhoen di Apple e dall’atro il sistema operativo Android. Sia Apple sia Google hanno vinto con successo a loro battaglia strategica perché entrambe le aziende hanno ottenuto quello che volevano, anche se Android è stato quasi sicuramente il risultato di una mossa difensiva da parte di Google. Una mossa difensiva che ha comunque generato a Google 22 miliardi di profitto, un valore tutt’altro trascurabile e che, sommato ai numerosi flussi di fatturato che Google è capace di produrre, ha portato Google in questi inizi del 2016 a superare complessivamente Apple.

Il guadagno generato da Android illustra bene le strategie di Google finalizzate a non perdere alcun treno possibile e all’aumento costante di fatturato e profitto. Android domina ormai con il suo 80% il mercato smartphone e aspira forse a diventare in un prossimo futuro quello che Windows è stato per il personal computer. Più che andare a conquistarsi nuove fette di mercato a Google però sembra interessare maggiormente costruire nuovi flussi di guadagno. Non è un caso che abbia in questi giorni pagato a Apple un miliardo di dollari solo per garantirsi che il suo motore di ricerca sia quello di default sui dispositivi mobili di Apple.  A riprova di quanto Google sia interessata ad alimentare il suo core business legato alla pubblicità online.

Alcuni leggono questo pagamento ad Apple come l’ammissione di una sconfitta e il riconoscimento che l’iPhone abbia vinto la guerra del mercato smartphone. Non tutti sono d’accordo e anche se lo fossero dovrebbero comunque fare qualche riflessione in più. Forse a Google non interessa vincere questa guerra quanto raggiungere i suoi obiettivi strategici, ad esempio l’aver messo in crisi il predominio di Microsoft e l’essere diventata una protagonista assoluta del mercato Mobile con tutte le sue nuove opportunità di business, in primis quelle legate alla pubblicità su Mobile.

Grazie alla scelta e alla strategia Android, oggi Google ha consolidato la sua posizione di leadership sul mercato, aumenta il suo fatturato e profitto pubblicitario e ha battuto lo store di Apple per numero di download. Una vittoria strategica forse simile a quella di Apple. Se i profitti accumulati con l’iPhone sono un risultato immenso, forse anche per Apple il risultato più importante è che, grazie all’iPhone, l’azienda è passata dall’essere una delle principali aziende del mondo all’essere la prima in assoluto. Un primato comunque mai definitivo come mostra il recente record di fatturato maturato da Google nel 2015.

 

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