
Le perdite, come riportato dagli analisti, sono limitate ( da 180,21 dollari a 170.25) ma pur sempre importanti per azioni costantemente in positivo. Il valore è comunque il più basso da marzo e molto lontano dal record raggiunto a metà ottobre quando sull'onda dei nuovi annunci l'azione aveva toccato quota di 246 dollari.
Da ottobre ciò che è avvenuto e che può avere influito negativamente sull'andamento borsistico del titolo Amazon è stato il lancio del Kindle Fire al prezzo di 199 dollari, un prezzo che secondo milti analisti non produce alcun profitto essendo esattamente uguale al costo che Amazon deve sostenere per la produzione del tablet.
Nonostante molte recensioni negative, il Kindle Fire, visto da alcuni come il killer dell'iPad di Apple, sul mercato americano sta andando molto bene. Mentre sul lungo termine la strategia potrebbe essere vincente, sul breve termine Amazon sta affrontando un calo di profitti che hanno messo sotto pressione il titolo in borsa.
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La perdita in borsa potrebbe anche essere collegata alle recensioni negative che il Kindle continua a ricevere da parte di alcuni analisti come ad esempio Nielsen che critica la povertà della user experience del tablet, soprattutto se paragonata a quella che l'utente ha con l'iPad. La nielsen ritiene che i tablet da 7 pollici siano troppo piccoli per avere successo e per convincere gli editori ad investire su contenuti adatti per schermi di quelle dimensioni.
Queste critiche lasciano per il momento tranquilla Amazon che vede nel Kindle un veicolo potente di commercializzazione dei suoi ebook e contenuti multimedia e soprattutto osserva con soddisfazione il suo tablet scalare le classifiche di vendita nei paesi anglosasssoni e non solo.
Inoltre Amazon sembra essere pronta al rilascio di nuovi tablet destinati a far parlare nuovamente la critica o a farla tacere e a sorprendere, forse, mercati.