
Ad avere colpito dell'iPad Pro, più del suo schermo gicante da 12,9 pollici, sembra essere stato il processore con le sue caratteristiche architetturali e prestazionali, sulla carta più competitive e capaci di quanto non siano quelle dei processori Intel. Con queste caratteritiche, display e processore, il nuovo tablet di Apple potrebbe invertire la tendenza al declino attuale nelle vendite di tablet e in particolare di iPad.
L'iPad Pro è servito a Tim Cook per rilanciare la visione della Apple sul personal computing e la competizione con il mondo Wintel. Intel e Microsoft sono stati per anni i protagonisti del mercato aziendale relegando i prodoti di Apple, con il sostegno di molti dipartimenti IT, al rango di semplici giocattoli. Oggi non è più così e l'arrivo del nuovo iPad indica una strategia chiara di Apple che punta agli uffici acquisti e ai responsabili It con soluzioni finalizzate alla produttività e alla operatività quotidiana. Il dispositivo preso di mira da Apple è il Surface Pro 3 di Microsoft e la contrapposizione è spostata tutta sul piano della produttività e sulle dotazioni in termini di accessori (tastiera e pennino, ad esempio), potenza di calcolo e applicazioni.
Le caratteristiche dei due dispositivi non sono eccessive ma ci sono. L'iPad Pro ha un display da 12.9" con unla risolzuione da 2732 x 2048 pixel, quello del Surface Pro 3 è da 12" con risoluzione da 2160 x 1440. Il procesore del primo è un A9X, quello del secondo un Intel Core i3, i5, i7 Haswel. Lo storage del primo prevede 32, 64 e 128 GB, quello del Surface 64, 128, 256, 512 GB. Il peso è simile mentre le fotocamere dell'iPad hanno un numero di megapixel doppi di quelle del Surface. Uguali sono anche i prezzi al consumo. Il sistema operativo del primo è iOS 9, Windows 10 quello del Surface.
Ora il mercato aziendale dispone di una proposta competitiva capace di orientare le scelte di acquisto dei nuvi strumenti di personal computing. Molte scelte saranno orientate dalle piattaforme di sistema operativo e dalle loro specifictà. Da un lato al purezza e potenza di un sistema operativo proprietario pensato per dispositivi mobili, dall'altro una piattaforma Windows universale valida per qualsiasi tipo di dispositivo, dal desktop al mobile, alla playstation e agli HoloLens.
Un tablet Surface più piccolo da Microsoft
Le presentazione dell'iPad Pro si sono focalizzate sulle sue caratteristiche grafiche ma anche sulla sua produtività. Non è un caso che, contraddicendo quella che era una idea fissa di Steve Jobs, sia stato introdotto anche un pennino di elevata qualità sensibile al tocco e alla pressione e che potrà essere usato come uno strumento di scrittura efficace. A fare la differenza sarà la potenza del processore, a bassa energia e senza bisogno di ventole, che lo pone in netto vantaggio rispetto alla proposta Intel. Anche per avere incorporato le funzioni legate al movimento già presenti nell'iPad Air 2.
La competizione sul mercato tra Apple e Microsoft, tra iOS 9 e Windows 10 si giocherà tutta sulla forza percepita per il mondo aziendale, sia in termini di software che di hardware. Microsoft continua a mantenere la supremazia sul software e sulle applicazioni legacy, Apple sull'hardware e sull'accordo con IBM per portare sull'iPad applicazioni mission critical e legate al business.
Complessivamente l'iPad è destinato a surclassare le vendite di Surface ma l'interesse generale è ora rivolto a cosa succederà sul mercato azinedale, soprattutto quando Microsoft rilascerà il suo nuovo Surface Pro 4. Un evento che non tarderà ad accadere, sicuramente prima della fine del 2015.