
Il rilascio dei nuovi modelli di iPad è interessante non tanto per le novità tecniche dei nuovi dispsoitivi ma per quelllo che ci raccontano della strategia di Apple sul mercato del tablet. Una startegia che punta alla qualità, che tende a ridefinire il posizionamento dei tablet mini rispetto alla concorrenza e che regala software. Una strategia che sembra pensata apposta per difendere una leadership di mercato fatta di fatturati elevati ma soprattutto di profitti sempre alti.
Cominciamo con il posizionamento sul mercato. I tablet mini sono diventati il vero cavallo di battaglia di molti produttori di tablet Android e una grande opportunità vista la domanda crescente di questo tipo di dispositivi. Fino all'arrivo dei phablet, i tablet mini hanno rappresentato una ghiotta opportunità per i consumatori di entrar in possesso di un tablet a prezzi al di sotto dei 300 euro, prezzi che hanno determinato una impennata nelle vendite, compreso quelle di iPad Mini.
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Con l'aggiunta del nuovo processore e del display Retina, il nuovo iPad Mini è stato riposizionato da Apple sui 399 dollari, lo stesso prezzo a cui viene venduto l'iPad della generazione precedente all'iPad Air. Una scelta che sembra essere poco comprensibile e che offre maggiori opportunità ai produttori di tablet Android sul mercato di fascia bassa. Con tablet sempre più potenti e con display ad alta risoluzione, i margini di guadagno si sono ridotti per tutti e, se non si è una società come Amazon o Google, i prezzi difficilmente possono stare al di sotto dei 300 dollari. Apple, come produttore hardware, ha deciso di confermare la sua strategia e modello di business, basato sull'offerta di qualità ma anche di profitti elevati. E questo spiega i 400 dollari dell'iPad Mini.
Con l'evento del 22 di ottobre 2013, Apple ha inaugurato anche la stagione del software gratuito, sia sui dispositivi tablet che sulla piattaforma Mac per la quale il nuovo OS Maverickè ora diventato gratuito per tutti gli utilizzatori di sistemi con OS X.
Gratuiti sono diventati anche i pacchetti di produttvità personale iWorke iLife, una mossa forse pensata per anticipare l'arrivo di Microsoft Office per iPad ma che non renderà felici le varie comunità di sviluppatori di pacchetti simili ( Quickoffice, Cloudon e Quip ) sui quali hanno costruito le loro opportunità di guadagno tramite pubblicità in-App.
Con la decisione di portare sui nuovi dispsoitivi il processore A7 a 64 bit dimostra come Apple punti soprattutto sulla qualità. Il nuovo processore offre infatti a chi sviluppa applicazioni nuove opportunità di miglioramento sfruttando appieno la caratteristiche della architettura del processore.
La ricerca di qualità deve fare i conti con la concorrenza e la proposizione commerciale di produttori capaci ormai, come Sasmsung, di mostrare attraverso nuovi prodotti una notevole capacità di innovazione. Un processore nuovo e un display retina mantengono alta la bandiera della qualità dei prodotti Apple ma rappresentano una smplice evoluzione di solzuioni precedenti. Lontani sono i tempi in cui l'iPad ha dimostrato la sua capacità rivoluzionaria e non vicini sono i tempi nei quali potremo partecipare a nuove rivoluzioni. L'attenzione oggi è rivolta altrove e altri sono i protagnsti che stanno cercando di innovare.
La battaglia in cui è impegnata Apple si svolge per il momento sul mercato consumer e con contendenti che hanno scelto in OEM la piataforma Android di Google. La battaglia del futuro potrebbe però essere quella del mercato business per la conquista di quello spazio immenso ora occupato da Microsoft con la sua piattaforma Windows. In questa battaglia la strategia di Microsoft basata su un'unico sistema operativo per dispositivi PC e tablet diversi, sembra essere meglio attrezzata e vincente, almeno sul lungo termine. Apple potrebbe rispondere con un dispositivo Professional capace di unire insieme i vantaggi del Mac e dell'iPad, ma per il momento non sembrano esserci segnali di una scelta in questa direzione.