
I gusti cambiano con le stagioni ed è forse per questo che Apple ha deciso di rinnovarsi, per andare incontro a nuovi gusti emergenti e che sembrano privilegiare approcci di disegno industriale delle interfacce, diversi da quelli fino ad oggi praticati.
La nuova interfaccia ‘piatta’ che vedrà la luce sul nuovi iOS 7 sembra abbandonare completamente il disegno scheumorfico ( leggi Lo scheumorfismo, nuovo campo di battaglia tra interfacce) che era stato un elemento importante del successo dei dispositivi mobili di Apple. Che fossero in arrivo delle novità lo si sapeva dall’abbandono (cacciata?) di Scott Forstall dall’azienda a novembre 2012. Ora che le prime immagini del nuovo look&feel (Apple con iOS 7 sposa il 'flat design') della piattaforma stanno iniziando a circolare, è possibile percepire la profondità del cambiamento e la svolta radicale impressa nel disegno della componente grafica responsabile delle esperienze utente con il dispositivo. Ma il problema è proprio qui. Quali saranno infatti le reazioni degli affezionati allo stile Apple? Quanti di loro saranno portati a prendere in considerazione una alternativa che prima non avrebbero neppure previsto?
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I cambiamenti introdotti da Apple sono sicuramente dettati dal tentativo di contrastare la leadership, ormai acquisita, di Samsung sul mercato smartphone ( 33% di market share ) e di recuperare sulla utilità aziendale che per la prima volta dopo dieci anni ha subito un rallentamento. Stiamo ancora parlando, per dirla all’americana, di noccioline. I profitti di Apple continuano ad essere stratosferici ma il valore delle azioni, sceso del 36% suggerisce una rivisitazione delle strategie e una riflessione sulla loro validità attuale.
La nuova versione di iOS con la novità del design è un tentativo di ammodernare l’offerta e di dimostrare la capacità di Apple di rinnovare ma anche di ascoltare il mercato. La nuova interfaccia utente del sistema operativo cambia radicalmente il design precedente. Spariscono o vengono limitate ombreggiature, riflessi, e molti di quegli accorgimenti usati in modo scheumorfico per trasformare un oggetto digitale in un oggetto reale o percepibile come tale. Il disegno si fa piatto, sempre pulito ma più snello. Cambiano gamme di colori e il loro utilizzo e accoppiamento. Le animazioni e la composizione delle icone associate alle APP si modifica, per avvicinarsi in qualche modo, anche nelle dimensioni, a quelle dell’interfaccia Metro di Windows 8. L’accesso alle applicazioni sembra essere semplificato e diventare interattivo con bottoni e pulsanti utili a gestire le applicazioni ma anche a ricevere segnalazioni e notifiche. Alcune applicazioni, tipicamente scheumorfiche, cambiano layou
Presto per dire quanto profondamente sia cambiata la nuova interfaccia. Il nuovo sistema operativo sarà disponibile dall’autunno 2013 e nei mesi che ci separano saranno numerose le indiscrezioni e le immagini che ci permetteranno di comprendere la novità. Per il momento è interessante registrare le prime reazioni. Non tutte sembrano essere positive, almeno per due motivi. Il primo è che la scelta di Apple sembra o potrebbe essere percepita come una concessione all’approccio ‘flat design’ di Microsoft e/o a quello ‘almost flat’ di Google. La seconda è legata alla difficoltà che potrebbero avere alcuni utenti, abituati dal 2007 alla interfaccia scheumorfica di iOS, ad adattarsi al cambiamento.
Per Ovum il problema principale sta nella reazione degli utenti ma le novità della nuova versione di iOS non si fermano alla interfaccia e al design. Sono state introdotte numerose novità operative e funzionali e sono stati risolti problemi ben noti agli utenti, che saranno più che soddifstti della loro soluzione. Per Gartner Group la transizione avverrà senza contraccolpi perché Apple “ha saputo trovare un equilibrio tra innovazione e tradizione” che va oltre la semplice operazione di chirurgia estetica.
I primi commenti degli analisti sono improntati ad un pragmatico scetticismo. Molti sottolineano la scelta come condizionata dalla concorrenza, altri sulla validità della novità nel riportare Apple alla leadership nel mercato degli smartphone e catturare nuovi utenti. Va in questa direzione anche la scelta di inserire nella interfaccia Siri il motore di ricerca Bing di Microsoft. Una scelta anti-Google coerente anche con l’eliminazione di Google Maps sui dispositivi iOS. Una scelta che però potrebbe avere effetti indesiderati perché impone restrizioni e obbliga i consumatori e utenti a fare delle scelte ( il motore di ricerca Google rimane comunque come opzione).
Fonte: http://www.igeeksblog.com
A preoccupare Apple potrebbero essere da un lato le aspettative delle comunità di sviluppatori sulle novità iOS e dall’altro le loro reazioni. Le numerose novità operative e funzionali sembrano aver trovato pieno supporto da parte degli sviluppatori ma l’introducione della nuova interfaccia ha suscitato reazioni contrastanti. Molti hanno sottolineato che il cambiamento è radicale e difficilmente valutabile perché sconosciuto è al momento l’impatto che potrà avere nello sviluppo di nuove applicazioni e perché potrebbe comportare difficoltà per sviluppatori con scarse competenze nel design dell’interfaccia. Altri sviluppatori hanno giudicato l’approccio ‘flat’ troppo timido e in parte mal riuscito, povero e amatoriale ma anche limitato nell’uso di font e colori e nel rappresentare appieno la ricchezza che ogni contenitore e icona richiama. E infine alcuni hanno criticato la svolta come troppo radicale e giustificata solo dalla volontà di dimostrare di saper andare anche nella direzione di Microsoft.
Ad autunno la prova su strada….