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Apple, prodotti di qualità e clienti soddisfatti ma riluttanti…

Apple, prodotti di qualità e clienti soddisfatti ma riluttanti…

03 Maggio 2016 Redazione SoloTablet
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La riluttanza è riferita a nuovi aggiornamenti con l’acquisto di modelli nuovi in sostituzione di quelli precedenti. Una conseguenza di prodotti di qualità e dalla lunga durata che soddisfano esigenze e bisogni ma che rallentano le vendite di nuovi prodotti. Un problema per Apple che, con i suoi cicli di prodotto solitamente brevi, ha sempre punta sui grandi numeri e sui nuovi modelli per consolidare il suo primato di mercati.

Il problema non è solo di Apple ma di altri protagonisti di un mercato tecnologico che riflette un livello di saturazione e diffusione di dispositivi tecnologici mai raggiunto prima. Si vendono meno iPhone perché ne sono stati acquistati moltissimi prima e perché forse Apple ha raggiunto il limite massimo di espansione della sua base installata possibile.

I numeri delle vendite di iPhone (230 milioni venduti solo nel corso del 2015), assimilabili nei trend e nella pervasività a quelli dell’iPod, sono stati tali da lanciare Apple nell’empireo attuale di azienda maggiormente capitalizzata e quotata in borsa e di Marca tecnologica più rappresentativa del mercato tecnologico attuale. Oggi la popolazione di consumatori che possiede un iPhone ha superato di gran lunga i 500 milioni, un numero di clienti mai avuto da Apple in tutta la sua storia precedente.

Questi numeri elevati, che evidenziano il successo di un marchio, sono forse oggi un limite a ulteriori facili crescite commerciali e forniscono alcune spiegazioni al rallentamento che Apple sta sperimentando nella vendita dei nuovi modelli del suo smartphone. Apple si trova a confrontarsi con nuovi comportamenti dei consumatori, dettati da una crescente riluttanza o minore urgenza nel sostituire i loro iPhone con i nuovi modelli, seguendo in modo coerente e fedele i cigli di aggiornamento a cui Apple li aveva abituati o invitati. Questi cicli sono valutati in media tra i 19 e i 24 mesi ma ora sembrano essersi posizionati su un numero di mesi più alto, valutato intorno ai 28 mesi. Un numero molto più alto della media che interessa il mercato smartphone calcolato intorno ai 20 mesi. Un segnale che una fetta consistente di consumatori, verosimilmente quelli non da sempre legati alla Marca Apple,  non sembrano intenzionati a investire come prima nell’acquisto di un nuovo modello.

I nuovi comportamenti e processi decisionali di acquisto pongono a Apple nuove interessanti sfide legate alla capacità di convincere i consumatori a nuovi acquisti. Per farlo dovrà trovare nuove narrazioni utili a creare nuove e forti motivazioni all’aggiornamento tecnologico o trovare nuovi canali per generare fatturati aggiuntivi puntando sulla fedeltà dei consumatori all’ecosistema Apple e iPhone.

Probabilmente le vendite di iPhone in futuro saranno più contenute ed Apple, così come tutti gli altri protagonisti del mercato tecnologico, dovrà fare i conti con un contesto di marcato mutato e con nuovi comportamenti emergenti nelle scelte di acquisto dei consumatori. Cosa normale in un mercato sempre più saturo e in attesa di nuovi grandi novità che, al momento, non sembrano così vicine. Ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo, in particolare nel mercato tecnologico consumer.

 

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