
Apple sta introducendo sul suo store delle APP ricerche avanzate attraverso pubblicità a pagamento e nuovi modelli di sottoscrizione con l’obiettivo di facilitare l’uso del negozio online e puntare a nuove opportunità di guadagno, non strettamente legate all’iPhone.
I dettagli dell’intervento saranno probabilmente resi pubblici durante il prossimo evento Apple ma già oggi è possibile sottolinearne la specificità legata a maggiori investimenti e strategie legate al software.
Un mercato smartphone maturo, saturato nelle sue mappe geografiche più ricche e una concorrenza sempre più aggressiva nelle fasce basse di mercato obbliga i maggiori produttori a rivedere le loro strategie e a definire piani alternativi per nuove proposizioni e iniziative. Software e servizi sono due approcci possibili, anche per Apple, sempre più intenzionata a diversificare la sua proposizione con soluzioni differenti da quelle hardware.
La strategia di lungo termine di Apple potrebbe però puntare verso lidi diversi e più remunerativi come quello della ricerca mobile. Anche per aumentare la propria competizione con Google.
Tutta l’attenzione e le aspettative sono ancora centrate sull’arrivo di nuovi modelli di iPhone e gli analisti sono curiosi di verificare l’impatto che potranno avere su consumatori meno motivati che in passato a aggiornare i dispositivi in loro possesso. In realtà è probabile che Apple sia la prima a riconoscere che il mercato dello smartphone abbia raggiunto un livello di saturazione tale da richiedere scelte diverse e strategie diversificate.
L’ambito dei motori di ricerca con le loro numerose potenzialità di guadagno potrebbe rappresentare una ghiotta opportunità per Apple nell’offerta di soluzioni simili a AdWords di Google ma per il mercato specificatamente Mobile. Apple sa che due terzi dei download di APP è guidata dal motore di ricerca e ricerche mirate. Una conoscenza che permette di pensare all’utilità e, come diretta conseguenza, alla profittabilità di uno strumento che offrirebbe soluzioni a bisogni reali degli utenti (trovare le applicazioni giuste senza perdere temp0) e agli sviluppatori (catturare, coinvolgere e ingaggiare nuovi clienti).
Uno store centrato sul motore di ricerca e costruito intorno a modelli di business a pagamento potrebbe svantaggiare sviluppatori senza o con budget limitati e favorire al contrario quelli con budget più corposi. Lo svantaggio per l’utente finale potrebbe derivare da ricerche meno organiche e più ‘manipolate-condizionate’ dal motore di ricerca e meno dall’esperienza utente. Uno store con più di un milione e mezzo di APP richiedeva comunque motori di ricerca più potenti, organizzati e finalizzati.
Nell’innovare lo store, Apple introdurrà probabilmente anche nuove forme di sottoscrizione e altre funzionalità utili a sostenere il marketing e la promozione delle APP ma anche a facilitare e a rendere più efficace il passaparola e la viralità. Un altro intervento destinato a migliorare l’utilizzo dello store è sul processo di analisi e verifica del codice delle applicazioni prima della loro approvazione e pubblicazione.