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Devo fare un regalo Apple: MacBook Pro o iPad Pro?

Devo fare un regalo Apple: MacBook Pro o iPad Pro?

03 Dicembre 2015 Redazione SoloTablet
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L’arrivo del nuovo iPad Pro ha generato numerose riflessioni interessanti sulla sua alternatività al personal computer. Chi la sostiene fa notare la sua potenziale capacità di cannibalizzare il mercato professionale del MacBook per l’offerta di funzionalità utili alla produttività lavorativa. iPad Pro si presenta come una soluzione competitiva e caratterizzata da alcuni fattori che il laptop di Apple non ha.

I consumatori che si sono abituati ai nuovi dispositivi tattili e trasportabili hanno oggi maggiori opportunità di scelta, sia per un acquisto personale che per fare un regalo. L’arrivo sul mercato di prodotti come il Surface Pro 4 e il Surface Book di Microsoft e l’iPad Pro di Apple rende competitiva l’offerta sul mercato del personal computing offrendo nuove motivazioni all’acquisto.

Se la scelta del consumatore è di optare per un prodotto di Apple, il processo decisionale e la scelta finale dovranno tenere conto di una novità. Il nuovo tablet iPad Pro è competitivo con il MacBook Pro, o almeno così sembra a molti analisti e perfino a Tim Cook che ha sostenuto la sostituibilità di un personal computer con l’iPad Pro

Tra gli elementi da valutare durante la fase di scelta gli elementi da considerare sono molteplici e tutti sembrano indicare che la scelta dell’iPad Pro come alternativa ad un NoteBook non è più così impraticabile come lo era all’arrivo del primo iPad e delle sue versioni successive, destinata quasi esclusivamente al mercato consumare e al consumo di contenuti.

Tra gli elementi da considerare vale la pena valutare quanto segue:

  • Il fattore di forma della componente hardware del MacBook e la sua scarsa praticità per la mobilità. La sua apertura a elle determinato dall’unione di schermo e tastiera ne limita la flessibilità e ne impedisce un uso da posizione eretta. E’ utilizzabile nella pratica solo da seduti, anche per il suo peso non indifferente pari al peso congiunto di tre iPad.
  •  Il MacBook non dispone di interfacce di input di tipo tattile. Il Trackpad non è da considerare perché il sistema operativo del MacBook impedisce le esperienze tattili di iOS legate alle cose che si vedono e con le quali è possibile interagire sensorialmente. Senza questa abilità molti utenti, ad esempio creativi e artisti, non potranno che optare per l’iPad e il suo stylus.
  • Nella società delll’immagine e dei selfie, la mancanza di fotocamere posteriori limita il MacBook perché impedisce di sfruttare la possibilità di condividere immediatamente comunicazioni e interazioni con immagini dell’ambiente in cui ci si trova  contestuali alle attività in cui si è impegnati. Il MacBook è carente anche nelle applicazioni utili alla gestione delle fotografie.
  • Se il MacBook da regalare è destinato a una persona straniera bisogna superare il problema della tastiera. Bisogna scegliere modelli con la tastiera adeguata e in futuro non potranno essere modificati. Non si potranno cioè regalare o rivendere a persone che parlano lingue diverse.
  • La batteria del MacBook è meno potente e di durata limitata rispetto a quella dell’iPad Pro, senza contare che possano servire alimentatori appositi per ogni tipo di modello.
  • Il MacBook è un dispositivo limitato, rispetto a un tablet come iPad pro, nel consumo dei contenuti. Ad esempio nell’orientamento dello schermo o nella presenza di speaker (4 sull’iPad) per godersi musica e film.
  • Limitato è il numero di APP disponibili sul MacBook. Molte applicazioni per iOS sono inutili ma la vasta offerta di applicazioni native offre maggiori opportunità di scelta e di soddisfare bisogni diversi. Gli utenti del Mac per accedere a servizi come quelli di Netflix, Airbn o Google Docs sono obbligati a passare attraverso un browser.

Gli elementi sopra elencati sembrano sostenere le tesi di coloro che vedono il MacBook come sostituibile da un iPad Pro. La scelta dovrà in realtà tenere sempre presente il bisogno di potenza e di storage, garantita più da un MacBook che da un iPad Pro e la sua destinazione d’uso. Chiariti i bisogni e la destinazione d’uso la riflessione dovrebbe andare alla flessibilità e alla comodità d’utilizzo (ad esempio la connettività cellulare). Infine fattore non insignificante il prezzo, molto più alto per il MacBook di quanto non sia quello dell’iPad Pro.

In sintesi, anche se probabilmente non era nell’intenzione di Tim Cook creare una competizione interna, l’idea che l’iPad Pro possa sostituire un PC e quindi anche un MacBook sembra avere solide ragioni.

Chissà che molti consumatori legati alla Marca di Apple e ai suoi marchi non ne traggano le conseguenze!

 

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