
L’esperienza per Apple è tutto, senza compromessi e pensata per soddisfare le esigenze del consumatore più esigente, anche quando vengono ridisegnate alcune caratteristiche del dispositivo per ridurre i costi di produzione (che nel caso di Apple significa anche garantirsi sempre gli stessi profitti…). E’ sull’esperienza utente che sembrano puntare i nuovi iPhone, in modo diverso e con risultati migliori rispetto ai modelli precedenti.
Il motore dei nuovi iPhone Xr è lo stesso A12 Bionic degli altri due modelli X. In più sono state aggiunte funzionalità FaceID, di realtà aumentata e Animojis grazie all’aggiunta di una FotoCamera TrueDepth. Sono disponibili nuove applicazioni di AR, la sicurezza è stata potenziata e l’interfaccia utente resa più pulita e fluida. Non c’è un sistema duplicato di fotocamere e lo schermo non è OLED ma sono state rese possibili alcune funzionalità tipiche dei dispositivi con due fotocamere sfruttando le due componenti interne del Neural Engine e A12 Bionic. Lo schermo è un LCD, Liquid Retina Display, con risoluzione migliorata a 326 pixel per inch, la stessa risoluzione presente sull’iPhone 8.
Forse con l’obiettivo di favorire la migrazione degli utenti ai nuovi modelli, Apple ha puntato sulla loro dimensione come elemento differenziante. Una dimensione che si pone tra quelle dell’iPhone Xs e quella dell’iPhone Xs Max e che permette anche l’alloggiamento di due sim. Infine la scelta dei colori dei nuovi dispositivi sembra essere stata fatta pensando a un target di Millennial della generazione Z.
Con l’introduzione dei nuovi iPhone il portafoglio d’offerta di Apple in ambito smartphone si arricchisce grazie a gamme diverse di prezzi e dimensioni dei dispositivi, due elementi che dovrebbero favorire la scelta del potenziale consumatore e cliente.
Con il lancio dell’iPhone Xs la produzione dei modelli X è stata bloccata. Terminate le scorte ai consumatori non rimarrà che da scegliere tra iPhone Xs e iPhone Xs Max. Con la disponibilità anche del modello Xr ora il consumatore che possiede ancora un iPhone di generazione precedente all’iPhone 7 (il 40/50% degli utilizzatori di iPhone attuali), potrebbe essere invogliato a un aggiornamento tecnologico. Esattamente ciò che vuole Apple, anche per mantenere una maggiore coerenza e omogeneità di piattaforma di sistema operativo in circolazione.