
Le vendite di iPad stanno declinando in uno scenario nel quale Apple è destinata a comunicare un trimester record in termini di vendite e profitti, ottenuti grazie al successo dell’iPhone 6 e non solo. In questo scenario di successo gli analisti intravedono un nuovo declino dell’iPad ( da un million fino a 5 milioni di unità in meno) e si interrogano sulle ragioni che stanno penalizzando un prodotto che ha fatto la storia della tecnologia dell’informazione degli ultimi cinque anni.
Il declino dell’iPad interessa anche il tablet in generale. Il 2014 è stato caratterizzato dall’arrivo sul mercato di smartphone o phablet con schermi sempre più grandi che hanno cannibalizzato il mercato del tablet ma soprattutto hanno incontrato il favore dei consumatori soddisfacendo i loro bisogni emergenti. L’iPad è penalizzato anche da cicli di vita più lunghi, dalla proposizione limitata di modelli e dai rari aggiornamenti. A soffrire è stato soprattutto l’iPad Mini che si è trovato a dover competere con un iPhone più grande in entrambi i modelli e che ha venduto quasi 20 milioni di unità nella stgione delle vendite natalizie.
I prezzi dell’iPad sono diminuiti ma non abbastanza da competere con i prezzi di tablet con qualità simili e prezzi più bassi. Non tutti hanno bisogno di un tablet e il prezzo è destinato a fare la differenza nel motivare o spingere verso nuovi acquisti. A ciò si deve aggiungere la scarsa rilevanza degli aggiornamenti software, la similarità tra modelli di generazione diversa e la disponibilità di poche configurazioni in termini di modelli in vendita.
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Il declino dell’iPad può dipendere da tutte le cause qui esposte ma evidenzia in realtà il vero problema, la destinazione d’uso del dispositivo tablet e la sua percezione da parte del consumatore. A fronte di sempre nuove proposte di piattaforme PC-tablet di tipo ibrido, il tablet continua a rimanere nella terra di mezzo in termini di utilizzo. Il consumatore vorrebbe usarlo come PC e non solo come strumento di gioco e per il tempo libero ma non ha ancora ben compreso come farlo e se gli conviene, in termini di produttività. Il successo di prodotti tablet come iPad, Surface e Galaxy non deve ingannare. La realtà è fatta da una proposizione che non è ancora riuscita a superare la diffidenza del consumatore sulla destinazione d’uso.
Il tablet, e l’iPad con lui, è sempre più stretto in una morsa. Smartphone e PC di nuova concezione stanno prosciugando il mercato potenziale del tablet con la loro capacità di soddisfare bisogni reali. Il trend potrebbe continuare anche nel 2015 se lo smartphone continuerà la sua conquista di nuovi mercati e nuovi utenti. Forse per questo motivo le novità potrebbero venire da tablet, iPad compreso, con schermi più grandi e capaci di marcare una distinzione netta con lo smartphone anche nella sua versione phablet.
Nel frattempo all’iPad rimane la grande opportunità di conquistare il mercato business e di farlo soprattutto grazie alla collaborazione di Apple con IBM destinata a portare sul dispositivo le principali applicazioni aziendali trasformandolo in un vero strumento di produttività.