
( Un articolo di Aldo Ascenti su CBRItaly.it)
Molte promesse sono state mantenute allo Yerba Buena Center, al punto da deludere in parte gli appassionati che si aspettavano qualche sorpresa rispetto alle indiscrezioni della vigilia.
Del resto Tim Cook non è Steve Jobs. Gli manca il talento naturale del compianto fondatore per la costruzione del coup de théâtre, e anche la presenza sul palco perde in fascino ma guadagna qualcosa in concretezza.
E concreto è anche il primo iPhone del dopo Jobs, ergonomico con la sua forma allungata e ricco di soluzioni importanti, come l’Lte e il connettore universale ad alta velocità.
Per chi si lamenta degli accessori che ha già acquistato ci saranno gli adattatori, prodotti da Apple o dalle decine di aziende collaterali che campano all’ombra della popolarità dei prodotti della mela.