
Nel quarto trimestre 2015 Apple ha venduto quasi 75 milioni di iPhone, un numero record che non ha impedito ad alcuni analisti di parlare di una crisi del prodotto campione di incassi di Apple solo perchè ha mostrato una inclinazione ad un rallentamento. La percezione non sembra avere fondamento perchè non emerge al momento alcun trend che lo possa confermare. La lettura di alcune delle pubblicazioni tecnologiche più importanti degli Stati Uniti indica però una lettura diversa e tale da spiegare forse anche le difficioltà boristsiche del titolo della Apple.
METAVERSO E NOSTROVERSO 🍒🍒
In mancanza di notizie sulle prossime mosse di Apple sul suo prodotto di punta, l’attenzione dei media è stata catturata dall’interesse mostrato da Tim Cook nei confronti della Realtà Virtuale, la tecnologia che dovrebbe caratterizzare, anche da un punto di vista commerciale, il mercato tecnologico 2016.
Secondo Tim Cook il mercato della Realtà Virtuale non è destinato a essere un mercato di nicchia, per la sua potenzialità in termini di applicazioni possibili. Una affermazione che da un lato non conferma alcun progetto specifico di Realtà Virtuale della Apple ma che va letta anche attraverso le recenti acquisizioni di società con che operano nello spazio della Realtà Virtuale. Un segnale sulla possibilità che Apple decida di giocare un ruolo aggressivo nel nuovo mercato, anche con il rilascio di nuovi modelli iPhone predisposti sia per la Realtà Virtuale sia per la Realtà Aumentata.
A sostenere una strategia mirata al rilascio di soluzioni di Realtà Virtaule c’è l’acquisizione di una startup come Emotient Inc. che fa uso di soluzioni di Intelligenza Artificiale per leggere le emozioni delle persone analizzando le espressioni facciali. A novembre Apple ha acquisito anche Faceshift, un’altra starup che sviluppa tecnologie per catturare oggetti in movimento e i movimenti e in maggio aveva acquistato Metaio, una startup che sviluppa soluzioni di Realtà Aumentata. Queste acquisizioni indicano che Apple sta prendendo seriamente l’opportunità della Realtà Virtuale e della Realtà Aumentata.
Con il 68% del fatturato generato dalla vendita di iPhone è facile prevedere che le nuove soluzioni siano pensate per un loro utilizzo sugli smartphone di Apple. La strada sarà quella dell’immersive computing attraverso soluzioni di Realtà Virtuale. Una modalità di interagire con la tecnologia che prevede l’immersione dell’utente in esperienze nelle quali è circondato da immagini digitali capaci di creare l’impressione (feeling) si essere in un mondo reale. E’ una strada già preparata da altre società come HP con le sue piattaforme Sprout e che Apple può tranquillamente percorrere, soprattutto grazie alla diffusione del suo iPhone che la porterebbe ovunque.
Ignoti sono al momento gli ambiti possibili di applicazione. Facile però immaginare che le tecnologie Emotient possano essere applicate al mondo della salute e della fitness. Ignota al momento è anche quanto una eventuale proposta di soluzioni di Realtà Virtuale possa aiutare il titolo di Apple che continua a perdere terreno, indice di un diminuito ottimismo degli investitori sul futuro dell’azienda. Tutti sono in attesa di qualcosa di nuovo e una soluzione di Realtà Virtuale agganciata all’iPhone potrebbe essere la risosta adeguata.
Difficilmente l’iPhone è destinato a passare di moda. Apple continuerà a sfornarne modelli sempre più potenti e aggiornati. Una scelta dettata anche dal crescente ruolo che lo smartphone ha assunto nella vita quotidiana delle persone come strumento di personal computing. L’aggiunta di soluzioni e applicazioni di Realtà Virtuale non farà altro che potenziare l’oggetto smartphone e ancor più il prodotto iPhone.