
Il nuovo prodotto tecnologico indossabile di Apple ha suscitato molto interesse ed è narrato come il dispositivo che potrebbe creare e dare slancio al mercato delle tecnologie wearable. Non basta però la buona valutazione dei media, l’entusiasmo degli estimatori o il fatto che sia un marchio dell’azienda di Steve Jobs, per determinarne il successo e la diffusione. La decisione di acquistarlo passerà al vaglio del suo processo decisionale e scelta finale la sua effettiva utilità e produttività, due caratteristiche non percepite da tutti come reali e concrete.
L’analisi di quanto Apple Watch sia effettivamente utile e produttivo va fatta pensando in primo luogo ad un consumatore nel ruolo di professionista o lavoratore alla ricerca di strumenti più efficaci per svolgere in modo più semplice le loro attività quotidiane, professionali, tecniche, e commerciali.
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La produttività non sempre è garantita da prodotti che come Apple Watch cercano di fare troppe cose insieme. La ricchezza di funzionalità rischia di aumentare la complessità del dispositivo, di ridurne la facilità d’uso e di diminuire la sua versatilità con una conseguente minore efficienza e produttività per l’utente finale. Un esempio di quanto possa essere complicato Apple Watch è la presenza di due bottoni fisici che fanno cose diverse a seconda di come vengono premuti. Complicato appare a molti lo schermo delle APP. Il tentativo di riunire in uno spazio ristretto un numero elevato di micro-icone ha prodotto un buon risultato, peccato che molti utenti hanno dita troppo grosse per riuscire a interagire adeguatamente con il display e le sue icone.
Il secondo potenziale problema di Watch nasce al momento dalle applicazioni disponibili. Molte di esse non sono ottimizzate per lo strumento e aggiungono complicazione ad un ambiente nuovo con cui l’utente deve ancora fare esperienza. Le funzionalità aggiuntive finiscono così per aggiungere complessità e creare confusione che non aiutano la perseveranza nell’uso del dispositivo e la sua produttività. L’ambiente di sviluppo messo a disposizione da Apple permetterà comunque agli sviluppatori di dare concretezza alla loro creatività e di implementare APP sempre più adeguate al nuovo strumento e alle nuove versioni che arriveranno.
Fonte: www.wareable.com
Il futuro di Apple Watch così come di tutti i numerosi gadget indossabili dipenderà molto da quanto verranno percepiti come oggetti da vestire perché capaci di dare forma e rappresentazione a vari stili di vita. Mentre i braccialetti tecnologici indossabili hanno da tempo trovato un pubblico ampio e un consumo di massa che va oltre il genere, il reddito e le specificherà demografiche del consumatore, Apple Watch è un oggetto costoso, non per tutti e neppure particolarmente adatto per un pubblico di genere femminile. Sembra essere stato creato pensando a manager d’azienda di genere maschile e con abitudini e stili di vita maschili.
E’ presto per fare una valutazione sul successo dell’Apple Watch. A fine anno i numeri delle vendite serviranno a fare una prima riflessione che servirà anche per misurare l’andamento del mercato delle tecnologie indossabili, dato in costante crescita ma ancora nella necessità di provare concretamente la sua effettiva potenzialità e capacità attrattiva.
*Spunti tratti da articoli di Techrepublic