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Con Rufus Cuff il tablet è da polso, ma ha bisogno dello smartphone per le telefonate!

Con Rufus Cuff il tablet è da polso, ma ha bisogno dello smartphone per le telefonate!

04 Novembre 2015 Redazione SoloTablet
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Le tecnologie indossabili sono oggetto di sempre nuove narrazioni ma ancora lontane dall’essere pervasive come lo sono stati smartphone e tablet. Le continue novità emergenti indicano un possibile percorso e una destinazione. Smartphone e tablet si fanno da polso e propongono soluzioni per il passaggio da dispositivi e schermi mobili a indossabili.

Dai film di James Bond alla realtà del mercato tecnologico. L’annuncio di Rufus Cuff indica una possibile direzione di sviluppi futuri. Se Watch di Apple ha fatto immaginare uno smartphone da polso, Rufus Cuff si propone come un phablet o mini-tablet da polso dotato di funzionalità Web e messaging, di APP e strumento per la video e tele-conferenza.  Frutto di un progetto di crowdfunding Indiegogo lanciato nel 2014 il nuovo dispositivo tecnologico indossabile dovrebbe arrivare nel 2016 e proporsi al mercato come un potenziale sostituto dello smartphone. Per il momento il prodotto può essere prenotato.

L’obiettivo di Rufus è di rivoluzionare l’esperienza fin qui offerta dai dispositivi indossabili con una proposta basata su uno schermo più grande, da 3,2 pollici prodotto con vetro Corning Gorilla, e una piattaforma Android. Il cuore del dispositivo è un processore ARM Cortex A9 proposto con configurazioni di memoria da 8, 16, 32 e 64 GB e che rende possibile l’esecuzione delle APP scaricabili da Google Play.  Rufus Cuff è dotato da una fotocamera frontale per videochiamate e selfie, di connettività Wo-Fi, Bluetooth 4.0 e GPS e da una batteria da 1,175 mHh.

L’anomalia, almeno rispetto alle sue prerogative e obiettivi, è l’assenza di connettività Mobile. Per le chiamate bisognerà usare Internet o passare attraverso uno smartphone. Un’anomalia che limita il potenziale innovativo del dispositivo e le sue aspirazioni a sostituire dispositivi mobili attuali.

Rufus Cuff funziona anche da tracker per la fitness (contapassi, monitoraggio delle calorie consumate, distanze percorse, ecc.), dispone di accelerometro e giroscopio e si propone come un comunicatore da polso.  Si presenta sul mercato come un possibile sostituto dello smartwatch ma per le chiamate telefoniche ne ha bisogno. A fare la differenza è lo schermo grande che lo rende unico su un mercato già in parte colonizzato da soluzioni come il Galaxy Gear 2 di Samsung, il Moro 360, lo Watch LG e il molto narrato Watch di Apple. C’è da sperare che le novità non stiano solo nelle sue dimensioni….

 


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