
La tecnologia touchscreen esisteva prima dell'iPad ma non c'è dubbio che il suo futuro è stato in buona parte pre-determinato da quanto Apple è fin qui riuscita a fare con i suoi dispositivi mobili.
In base alle definizioni correnti un display touchscreen è uno schermo sensibile al tatto di un dito o di uno stilo. Ampiamente usato da tempo con macchine ATM e terminali per punti vendita, per sistemi di navigazione automobilistica, monitor medicali e pannelli di controllo, il touchscreen è diventato popolare nel 2007 con l'annuncio da parte di Apple dell'iPhone. Da quel momento tutti hanno compreso come una tecnologia innovativa, utilizzata per scopi specifici da tempo, nelle mani di Apple era diventata la migliore e la più intuitiva interfaccia per l'interazione uomo-computer della storia.
Tecnologicamente parlando il touchscreen è composto da tre componenti, un sensore, un controller e il software necessario a farli comunicare tra loro e a fornire un feedback all'utente. Il sensore è un pannello con una superficie sensibile al tatto, può essere di tipo resistivo ( basa il suo funzionamento su resistenza elettrica), capacitivo ( genera un flusso di elettroni attraverso la superficie del display) e sensibile alle onde acustiche ( Differenza Schermi Touchscreen Resistivi - Capacitivi ). Nel sensore passa una corrente elettrica che cambia voltaggio ogni volta che viene toccato. Il mutamento nel voltaggio segnala al dispositivo la posizione in cui il sensore o pannello è stato toccato. Il controller è il componente hardware che converte i cambi di voltaggio dovuti al tatto in segnali al dispositivo. Il software si fa carico di comunicare al computer, allo smartphone, alla consolle o al tablet cosa è successo sul sensore e l'informazione di feedback ricevuta dal controller.
Un pò di storia
Il primo display touchscreen, di tipo capacitivo, è stato inventato negli anni 1965-67 da E.A. Johnson del Royal Radar Establishment, Malvern, UK, per dispositivi finalizzati al controllo aereo. Negli anni 70' Sam Hurst (fondatore di Elographics) sviluppò un sensore 'touch' denominato Elograph che ha segnato il passaggio ai touchscreen attuali anche se all'inizio non era ancora trasparente e lo è diventato solo nel 1977. Dai primi prototipi Elographics e grazie a finanziamenti di Siemens verso la fine degli anni 70' è nato il primo sensore traspaente e sensibile al tatto che diventò il primo dispositivo ad avare l'appellativo di touch screen. Negli anni 80' HP introduce sul mercato il primo computer da casa , HP-150, con tecnologia touchscreen realizzata attraverso una griglia di sensori posti sulla superficie del monitor e capaci di rilevare i movimenti e il tocco delle dita. Con gli anni 90' si assite all'arrivo dei primi smartphone, palmari ecc. con tecnologia touch screen. Nel 1993 Apple introduce il PDA Newton, IBM il primo telefono intelligente denominato Simon e nel 1996 arriva sul mercato i PDA della Palm con tecnologie avanzate di tipo touch montate sulla linea di prodotti Pilot. Nel 2002 è il turno di Microsoft che introduce sul mercato un Tablet Windows XP e nel 2007 quello di Apple con il primo iPhone che marca un salto evolutivo ma soprattutto una consumerizzzione della tecnologia touch.
Dal 2007 ad oggi la tecnologia touchscreen ha visto progressi costanti sia in termini di miglioramenti nelle sue componenti hardware e software sia per ambiti di applicazione e utilizzo. Molti miglioramenti e attività di ricerca e sviluppo sono oggi finalizzati a rimuovere le difficoltà che, soprattutto su dispositivi di dimensioni limitate, gli utenti hanno nell'interagire con il sensore o pannello touchscreen. Uno dei problemi noti è legato alla fisiologia e alla conformazione delle dita che cambiano per ogni singola persona. Le dita sono strumenti imperfetti per interagire e sono limitate dalla loro dimesione ma anche dal modo in cui sono utilizzate.
La dimensione delle dita potrebbe richiedere icone o bottoni più grandi, la pressione portata sull'icona potrebbe variare da persona a persona ma anche, per la stessa persona, nel tempo. Un altro problema nasce dal fatto che quando operiamo su un dispositivo di dimensioni limitate come uno smartphone o un tablet, la nostra mano copre una buona parte dello schermo. Per risolvere questo problema alcuni ricercatori tedeschi hanno creato un dispositivo, denominato nanotouch, con il sensore touch collocato sul retro del dispositivo.
Altri problemi alla ricerca di una soluzione sono il riflesso che impedisce ad esempio l'utilizzo di un iPad sulla spiaggia, lo sporco e il contenuto di grasso che si accumula sullo schermo prodotto dalle dita e dal tatto, la risoluzione, la protezione, la complessità tecnologica che rende il touchscreen più fragile rispetto ad un keypad e la mancanza di un feedback tattile che obbliga a dover controllare costantemente a vista la validità di una scelta (tooco) o l'invio di un comando e la sua esecuzione.
Alcuni Ambiti di Applicazione
Domotica e Automazione della casa: La tecnologia touchscreen può trovare applicazione nella domotica e contribuire a trasformare le nostre abitazioni in ambienti maggiormente funzionali e più facili per viverci.
Gli approcci sono molteplici ma a partire dalla disponibilità di un tablet, quello più semplice comporta l'integrazione dei nuovi dispositivi all'interno di una rete di oggetti destinati all'automazione della casa. A rendere possibile una automazione della casa attarverso un tablet è la economicità di scala delle nuove tecnologie touchscreen e la possibilità di sviluppare applicazioni ad hoc per le varie mansioni e attività casalinghe. Il tablet potrebbe trovare ospitalità con supporti adeguati in ogni spazio della casa e permettere, sempre attraverso un semplice tocco, di fornire ricette e informazioni utili alla persona addetta si fornelli, di raccontare le news mattutine in bagno o di attivare lezioni di piano a distanza grazie a semplici webcam. Ma la tecnologia touchscreen, separata dal tablet, potrebbe trovare altre applicazioni per facilitare l'uso degli elettrodomestici, degli impianti di irrigazione, dell'impianto audio, dell'illuminazione della casa ecc.
Eventi, fiere, esposizioni, shopping center: le tecnologie utilizzabili sono numerose e diverse. Si va dal Touch Panel Kios all' iPad , allo smartphone. Il chiosco è solitamente un Pc standalone con un monitor e opzionalmente una stampante e un card reader che può essere usato per finalità diverse quali: Digital Signage, Agende, Presentazioni, Profili e video degli speaker e/o partecipanti ad un evento, informazioni in tempo reale sull'evento in corso, informazioni sugli/degli sponsor, self check-in, informazioni su prodotti e soluzioni, giochi e molto altro ancora. In alternativa si può usare il tablet che offre una scelta ampia e flessibile in termini di adattabilità alle esigenze di ogni attività e/o pubblico. I tablet sono portatili, collegati in Wi-Fi, ricchi di applicazioni ma soprattutto strumenti perfetti per l'interazione. Il alternativa al tablet è possibile usare uno smartphone. Lo schermo è più piccolo, le funzionalità limitate, ma la tecnologia è la stessa.
Futuro prossimo venturo
Il tablet 3D
Il futuro della tecnologia touchscreen applicata al tablet è legato al 3D. Ad oggi non esistono ancora tablet 3D. LG aveva annunciato la disponibilità di un tablet slate 3D ( LG 3D Pad ) ma nella realtà il dispositivo sarà in grado di registrare video in 3D ma per la visione, obbligherà l'utente ad indossare degli occhiali speciali. I tempi comuqneu sono maturi ed è probabile che i primi tablet 3D arrivino sul mercato nei primi mesi del 2012 ( iPad 3 il primo?).
Le informazioni disponibili fanno presumere che gli attori sul mercato tablet 3D possano essere olter ad Apple, HTC, Sony, Toshiba, Asus, LG. Tutti questi produttori stanno raccontando al mercato di prossimi rilasci che dovrebbero avvenire nel 2012:
- HTC EVO in versione tablet che non richiederà l'uso di occhiali. Un tablet Flyer di nuova generazione da 7 pollici capace di registrare e visualizzare immagini in 3D.
- Toshiba Qosmio F750, un laptop 3D con schermo da 15.6 pollici per una visione senza occhiali
- Asus Eee Pad MeMO con schermo 3D, un tablet da 7 pollici multi-touch e Android come sistema operativo
- Apple iPad 3 ( T3 )
- Nokia ha brevettato un tablet 3D di cui al momento non si conosce nulla
- LG G-Slate, promosso come 'glasses-free' ma che in realtà non lo è completamente. E' comunque dotato di foto-camere 3D ed è in grado di registrare video e fotografie 3D.
- Sony ha annunciato un tablet 3D per settembre 2012
Il futuro del casinò online, il divertimento è touch-screen
Produrre un tablet 3D non è così semplice e richiede tecnologie avanzate per superare alcuni problemi tecnici acora irrisolti. Neppure il Retina Display di Apple con una risoluzione di 1536 x 2048 pixel sembra fornire la soluzione. Ogni livello di profondità che viene creata finisce per incidere sulla risoluzione dello schermo. La soluzione sta nell'uso di una nuova generazione di pannelli 4K2K da 8 milioni di pixel, quattro volte il numero di pixel oggi presenti su un display Full HD da 1920 x 1080. Per generare una immagine in 3D bisogna quadruplicare la risoluzione di una fotografia a due dimensioni.
Per vedere chi sarà il primo produttore a trovare una soluzione economica per portare un tablet 3D sul mercato, dobbiamo solo attndere di conoscere novità e tempi di rilascio dell'iPad 3 di Apple.
Alcune Sperimentazioni e ricerche in corso
La diffusione di dispositivi touchscreen e il fatto che l'interazione avvenga attraverso dita e mani, ossia
organi del nostro corpo notoriamente poco puliti, ha suggerito ad alcuni ricercatori ( Korea Advanced Institute of Science and Technology - KAIST ) l'idea di utilizzare lo schermo come strumento per raccogliere batteri e altri componenti organici lasciati dall'interazione uomo-dispositivo per una analisi microscopica da laboratorio.
L'idea è di sfruttare le caratteristiche capacitive di alcuni touchscreen per analizzare le reazioni a sostanze biologiche come sangue, saliva ecc. finite sullo schermo e raccogliere utili indicazioni su cosa questi campioni biologici contengano. Il tablet o smartphone potrebbe trasformarsi in un vero e proprio laboratorio fornendo analisi dei campioni e spedendo i risultati istantaneamente. L'idea è ancora nella fase di proof-of-coccept ma secondo i ricercatori coreani perfettamente realizzabile. Rimane il dubbio e il problema su una ulteriore perdita di controllo sulla privatezza di alcune informazioni. Molti amanti della tecnologia vi vedrebbero però solo opportunità.
Bibliografia utile
- Guida allo sviluppo di applicazioni touchscreen (touch screen)
- Le migliori applicazioni touschscreen per Windows 7 ( ...era il 2009)
- Altre applicazioni Windows 7 ( sempre nel 2009 )
- Eventi 2011/2012 - Mobile User Experience 2: Touchscreen Application Usability