
Il Q550, un tablet da 10.1 pollici basato su processore Intel Atom e con Windows 7, è stato immesso nel mercato ad Aprile 2011 ed è nato con l'intento di essere adottato da aziende che utilizzano politiche di sicurezza e autenticazione nelle proprie reti.
Adesso Fujitsu ha annunciato la cooperazione con l'azienda inglese Becrypt che ha sviluppato un nuovo algoritmo di criptazione, il "CESG Impact Level 3-accredited Disk Protect Baseline", per inserirlo nelle versioni dello Stylistic Q550.
Il software impone al tablet Fujitsu la stessa interfaccia utente che avrebbe quando usato su un laptop; l'utente non può ricevere l'accesso al dispositivo finchè non viene autenticato prima dell'avvio del sistema operativo.
Enti governativi e pubbliche amministrazioni sanno cosa vuol dire smarrire una chiavetta USB, o un portatile. Tutti i dati dell'ente potrebbero essere trafugati. In molti enti governativi, la criptazione dei dati è obbligatoria per tutti i dispositivi utilizzati.
Michael Keegan, executive director di Fujitsu UK ha commentato: “Riconosciamo il dilemma che affronta il settore pubblico, che è attratto dai benefici promessi dal tablet, che permettono un lavoro più flessibile e mobile, ma che alla stessa maniera è preoccupato dalla scarsità di sicurezza dei dati presenti sulla maggior parte dei tablet."
Ramsomware, mai abbassare la guardia
La forza del Q550 è che estende un ambiente conosciuto, Windows 7, rendendolo sicuro. Il lato negativo è che estende proprio un sistema Windows: è abbastanza evidente che il mercato è interessato ad un tablet stile Android o stile iPad, e non ad una versione di Windows rivista (in cattivo modo) per il tablet. Sicuramente la sicurezza dei dati è un punto a favore per l'utilizzo del Q550.