
La startup si chiama Meta, ed è impegnata nella costruzione di un computer indossabile (headwear) capace di interagire in modalità tridimensionale con il mondo esterno. Il dispositivo è esteticamente brutto e voluminoso ma Meta sta lavorando per dargli la forma di un paio di occhiali, in modo che possa essere confrontato con i Glass di Google. Solo nella forma, perché per caratteristiche tecniche e funzionali sembra che il nuovo prodotto sia più performante di quello di Google. Il nuovo gadget permetterà non solo di interagire con la realtà esterna ma anche di giocare, di lavorare, disegnare e molte altre cose.
Meta, creata da Gribetz e Ben Sand ha assunto Steve Mann, un veterano nel campo delle tecnologie indossabili e docente della Università di Toronto, come capo della ricerca e sviluppo.
Il prodotto iniziale, denominato Space Glasses, è stato pensato principalmente come strumento di sperimentazione e gioco per sviluppatori di applicazioni e dovrà essere collegato ad un computer per poter funzionare in quanto non dispone per il momento di batteria e CPU grafica. Gli Space Glasses dispongono di un display LCD per ognuno degli occhi, di una fotocamera ai raggi infrarossi e di una standard a colori, così come di un accelerometro, di un giroscopio e di un compasso.
La seconda versione del prodotto sarà invece un gadget operativo a tutti gli effetti come computer indipendente.
Meta punta per il lancio del suo prodotto sul crescente interesse per le tecnologie indossabili e sul lancio dei Glass di Google che faranno da traino a nuove opportunità. Il mercato previsto è valutato in 124.000 unità già nel corso dell’anno 2013, più del doppio del mercato 2012.
Space Glasses non è ancora un prodotto commercializzato ma è già stato distribuito a 900 sviluppatori che hanno pagato 200 dollari per disporre di un prototipo per le prime sperimentazione. Il prezzo finale sul mercato dovrebbe attestarsi intorno ai 700 dollari. Per il momento la ricerca e lo sviluppo continuano anche grazie ai fondi raccolti in crowdsourcing attraverso Kickstarter.
E tu chi sei?
Il modo di funzionare degli Space Glasses è semplice. Il dispositivo costruisce un modello tridimensionale della realtà nella quale l’utilizzatore è immerso. Lo fa utilizzando un algoritmo capace di tracciare le superfici piatte su cui l’utente si muove in tempo reale e senza bisogno di marcatori speciali per creare una realtà aumentata.
Per Meta, il nuovo prodotto è destinato a sostituire il personal computer ed a permettere il lavoro di gruppo. In futuro il dispositivo potrebbe, secondo l’azienda, diventare una protesi del nervo ottico. Ma per arrivare a ciò ci vorranno ancora numerosi anni di ricerca ed evoluzioni tecnologiche.