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Android, l'unione fa la differenza

Android, l'unione fa la differenza

23 Gennaio 2013 Redazione SoloTablet
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L'introduzione di nuovi tablet low-cost con piattaforma Android, da parte di produttori asiatici come Acer e Asustek, non può che far felice Google. La forza e il successo di Android dipendono in larga misura dal suo essere un sistema operativo open source. I molti OEM che lo usano per la loro proposizione di prodotti smartphone e tablet sta facilitando la penetrazione e la leadership di Android su altre piattaforme, compresa quella iOS di Apple.

Sia Acer che Asustek hanno preannunciato il prossimo rilascio di nuovi dispositivi tablet da 7 pollici e di basso costo con sistema operativo Android e in vendita al prezzo di 149 dollari/euro.

Benchè Asustek sia l'azienda a cui si è rivolta per la produzione del suo tablet Nexus 7, Google non sembra per nulla preoccupata dell'arrivo sul mercato di un nuovo prodotto competitivo e non crede che possa avere alcun impatto sulle vendite.

Il rilascio di nuovi sistemi Android viene visto da Google come un modo vincente per ampliare il market share del suo sistema operativo, già ampio nel mercato degli smartphone, anche nel meracto tablet, oggi dominato dalla presenza dell'iOS dell'iPad.

Acer ha preannunciato il rilascio del suo nuovo tablet con processore MediaTek al prezzo di 99-149 dollari americani per la fine di gennaio sui mercati asiatici e sud-americani. Obiettivo iniziale dell'azieda è di riuscire a vendere 500/600mila unità nel primo trimestre 2013.

Asustek lancerà a sua volta un tablet da 7 pollici al prezzo di 149 dollari, inizialmente sul mercato cinese, tauwanese e sud-americano entro la fine di gennaio. Obiettivo iniziale per il primo trimestre è di vendere circa due milioni di unità.

Le due realtà asiatiche non saranno probailmente le uniche a competere sul mercato (Kogan Agora ) dei tablet di basso costo che sta vivendo una crescita esponenziale e trovando un crescente interesse da parte dei consumatori. In questo mercato Andorid potrebbe facilmente ritagiarsi il 50% di market share.

 

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