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La società per azioni più grande al mondo è diventata Alphabet (Google)

La società per azioni più grande al mondo è diventata Alphabet (Google)

04 Febbraio 2016 Redazione SoloTablet
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Dal primo febbraio 2016 la socità per azioni più grande al mondo non è più Apple ma Alphabet, la nuova società creata da Google e da essa controllata. La perdita della leadership coincide con una prestazione 2015 di Apple considerata non brillante dal mercato. Mentre percezioni, risultati e analisi hanno riposizionato Apple, Alphabet ha annunciato di avere raggiunto 4,9 miliardi di dollari di profitto, solo nell’ultimo trimestre 2015. Un dato che ha fatto crescere il titolo boristico del 6% e il totale del capitale azionario proiettando l’azienda alla leadership mondiale.

Il valore attuale di Alphabet (Google) è di 568 miliardi di dollari, ben al di sopra dei 535 miliardi di Apple, ora in seconda posizione. Il dato ha sorpreso molti analisti preoccupati per l’onerosità di alcuni progetti di investimento di Alphabet come quelli sull’auto senza autista (3,6 miliardi di investimenti solo nel 2015). I ricavi di Google dipendono fondamentalmente dalla pubblicità online e sono andati così bene da rendere insignificanti gli invetimenti in ricerca e viluppo fatti. Gmail con un miliardo di utenti è diventato uno dei sistemi di posta elettronica più diffusi al mondo. Un miliardo di utenti possono contare anche altri servizi di Alphabet come Google Search, Chrome, YouTube, Android, Google Maps e Google Play.

 

La leadership è durata pochi giorni perché Apple ha riconquistato velocemente la sua posizione originaria, ma la notizia ha fatto il giro del mondo perché comunicava il sorpasso su un’azienda come Apple e per avere inaugurato probabilmente una nuova stagione di alternanze competitive continue , oggi tra Apple e Alphabet, domani forse con altre realtà tecnologiche, sempre della Silicon Valley.

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La notizia ha trovato grade risonanza su tutti i media del mondo, compresi quelli italiani, perché i media amano le novità  e i passaggi di potere. Questi passaggi e le transizioni a cui danno origine diventano spunti per facili e interessanti narrazioni, capaci di attrarre sia i fan delle Marche in competizione, sia i consumatori attenti al mercato tecnologico e alle sue prospettive e evoluzioni future.

Le numerose analisi negative che hanno accompagnato alcuni risultati non eccezionali di Apple nascono dalla loro rappresentazione grafica in grado di evidenziare un cambiamento di tendenza e forse l’inizio di un’altra. Chi guarda al grafico dei fatturati di Alphabet vede la curva continuare a crescere prospettando oggi una traiettoria che sembra migliore e più promettente di quella di Apple. Il tutto fino al prossimo annuncio di Apple, magari sulla Realtà Virtuale o un nuovo rivoluzionario dispositivo, a cui farà seguito magari il rilascio dell’auto di Google e a seguire dei nuovi modelli di Google Glass, ripensati dopo il fallimento dell’idea originaria. Una altalena che interessa molto azionisti e investitori, appassiona giornalisti e commentatori ma anche consumatori e semplici lettori.

Ciò che i grafici sono in grado di evidenziare è la strada percorsa e la direzione verso la quale si è diretti. Tanto più la curva cresce e volge al sereno e tanto più aumenterà il valore della Marca a cui è associata. In questo momento questa curva sembra favorire Alphabet e penalizzare Apple. La semplice indicazione di un possibile cabio di tendenza ha finito per catalizzare l’attenzione molto di più dei risultati di Apple. Una scarsa attenzione ha generato molti commenti negativi o pessimistici che forse andrebbero già oggi rivisti e rivalutati.

I risultati complessivi determinano nell’immaginario pubblico la percezione e i simbolismo con cui si guarda alle aziende coinvolte nella competizione. L’attenzione dovrebbe però essere maggiormente rivolta alle strategie di lungo termine con l’obiettivo di comprendere i nuovi posizionamenti a cui aziende come Google-Alphabet o Apple saranno obbligate dalla saturazione del mercato e dalla necessità di spostare investimenti e azioni su altri fronti, diversi da quelli del semplice hardware e software.

Nella valutazione complessiva delle aziende che competono oggi sul mercato tecnologico, Alphabet e Apple ma anche Amazon, Facebook e Microsoft ciò che conta maggiormente è la loro capacità di soddisfare le aspettative del mercato e le previsioni fatte. Non soddisfare le aspettative si traduce spesso in risultati negativi in borsa con conseguenti effetti sulla capitalizzazione dell’azienda. La disfida tra i titoli borsistici può interessare gli analisti di borsa, i trader e un pubblico limitato di aficionados ma al grande pubblico ciò che interessa maggiormente è che ognuna di queste aziende sia in grado di continuare a mantenere una proposizione ricca, innovativa e rinnovata nel tempo. Che poi questa capacità si traduca in una posizione di assoluta leadership di mercato o meno è un dato che interessa sicuramente a poche o pochissime persone.

Fonte: www.bidnessetc.com

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