
Dopo Dell che è stata completamente ripensata e ristrutturata, ora sembra essere arrivato il turno di HPE, una delle due società in sui HP si era organizzata e strutturata pochi anni fa. Da allora l’azienda non è mai riuscita a riconquistare il mercato e a ridiventare protagonista della rivoluzione tecnologica in corso. Oggi alcuni report finanziari raccontano di colloqui in corso con società di Private Equity che sarebbero interessate a versare 40 miliardi di dollari per entrare in possesso di Hewlett Packard Enterprise Co. (HPE). Al tempo stesso HPE starebbe valutando la dismissione di componenti software come Autonomy e Vertica e che erano costati all’azienda miliardi per la loro acquisizione.
Se le indiscrezioni sfuggite dalle indagini e colloqui in corso fossero veritiere sarebbe confermata la necessità per HP di continuare nella sua attività di ristrutturazione del business che la vede impegnata da alcuni anni con due entità, quella HPE legata al business aziendale e quella HP Inc legata al business consumer e tradizionale di PC e stampanti.
Secondo il primo rapporto della Reuters alcune società sconosciute di Private Equity avrebbero manifestato l’interesse a investire in HPE e/o a acquistare alcune componenti di business legate al software. Oggetto dell’interesse è anche Autonomy, una realtà acquisita da HP nel 2011 con un esborso di 11 miliardi di dollari e che è stata oggetto di numerose iniziative e disavventure legali. La notizia più rilevante è stata però fornita da The Information, e segnala il possibile ingrsoo in HPE di società disposte a rilevarne il pacchetto azionario con un esborso di 40 miliardi di dollari.
E’ una operazione comparabile a quella che ha interessato Dell trasformandola da produttore leader del mercato PC in una società che opera nel mercato IT con soluzioni e servizi di classe enterprise e con scelte strategiche che hanno ad esempio portato alla recente acquisizione di EMC.
HP è segnata dallo stesso destino di Dell e ha bisogno urgente di reinventarsi per trovare un nuovo ruolo in un mercato IT completamente mutato. L’autunno ci dirà in che direzioni andranno le nuove strategie e chi sarà a guidarle.