
L'annuncio è di martedì 15 settembre e fa seguito a quello che circa un anno fa preannunciava una riorganizzazione dell'azienda con la creazione di due aziende diverse per strategie e ambiti di focalizzazione. L'iniziativa dovrebbe portare al taglio di 30.000 posti di lavoro sui 300.000 attuali con l'obiettivo di eliminare tutto ciò che non è coerente o non è collocabile nelle due aziende a cui HP vorrebbe dare forma.
Il taglio annunciato fa seguito a quello che la CEO di HP Ms Whitman, in carica dal 2011, aveva già operato e che era costato il posto di lavoro a 54000 dipendenti.
Da novembre prenderano forma le due entità seprate di HP. La prima, denominata HP Enterprise, o HPE,sarà guidata dalla Whitman e si occuperà di computer, storage, software e servizi. La seconda, denminata HP Inc. si focalizzerà prevalentemente su personal computer e stampanti. La divisione è stata pensata per favorire la velocità di reazione e di proposizione in un mercato sempre più competitivo e rapido.
I tagli riguarderanno soprattutto HP Enterprise, e interesserà principalmente i call center e altri servizi simili che possono essere automatizzati o esternalizzati in paesi che possano garantire costi minori. Nuovi invetimenti verranno fatti per il training della forza vendita in ottica consulenziale e per facilitare il cross-selling. Una scelta che ricorda quella fatta da IBM molti anni fa con un modello di business diverso e che ora HP sembra voler applicare passando dalla vendita di volume a grandi contratti con aziende che stanno innovando e cambiando stili e strategie di business.
HP Inc ridurrà i suoi effettivi di 330 unità entro il 2018 su un totale di personale di 50.000.
Le reazioni degli analisti sulle scelte di HP rimangono per il momento scettiche, soprattutto sulle stime di crescita previste dall'azienda intorno al 5%. Lo scetticismo nasce dalla difficolà che HP potrebbe incontrare nel crescere in un segmento di mercato popolato e molto competitivo come quello dei servizi.