
L'annuncio di HP di agosto ha determinato uno shock in tutti coloro che ritenevano di avere individuato nel TouchPad la vera alternativa all'iPad di Apple e attendevano di vederne gli effetti sul mercato e nei comportamenti dei consumatori. Lo shock è stato forte anche perchè i molti commenti e comunicati HP mostravano una confidenza totale nella bontà del prodotto, nella sua capacità di competere con Apple e di generare importanti opportunità di nuovo business per l'azienda. E invece quello che è avvenuto è stato un harakiri completo.
Le attese e le percezioni devono però fare i conti con la realtà. E la realtà è che il tablet di HP non è stato accolto dai consumatori e dal mercato come l'azienda si attendeva che fosse. Una realtà determinata in modo pragmatico da parte dei consumatori che a parità di qualità e prezzo hanno continuato a preferire Apple per la ricchezza del suo ecosistema applicativo, per la componente multimedia e la disponibilità di soluzioni e applicazioni di terze parti.
Quello che è avvenuto deve però essere letto in un'ottica globale e più strategica. Da anno HP sta cambiando la sua immagine di azienda da produttore di hardware a fornitore di servizi e di software. In quest'ottica è perciò comprensibile il possibile spin-off della divisione PC e altre scelte simili che potrebbero avvenire in futuro.
Nel frattempo chi non avesse ancora acquistato un TouchPad è invogliato dal prezzo a farlo. Il prodotto è destinato a diventare un oggetto da collezione per il futuro! può valere la pena spendere 100 dollari!