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IBM può fare la differenza, anche per Apple

IBM può fare la differenza, anche per Apple

19 Ottobre 2015 Redazione SoloTablet
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La collaborazione tra IBM e Apple per portare l’ecosistema Mac e iOS in azienda è in essere da più di un anno. Obiettivo è la migrazione su piattaforme Apple di cento applicazioni aziendali. IBM da l’esempio con 130.000 dipendenti già oggi equipaggiati con sistemi OSX e iOS, supportati da un team tecnico specializzato.

Alla base della scelta di sperimentare Apple all’interno della sua organizzazione e di collaborare con Apple nasce in IBM dalla convinzione che il TCO (Total cost of ownership) dei sistemi Mac sia più basso di quello dei sistemi Windows. Se IBM dimostrerà la validità della sua assunzione, Apple potrebbe avere la strada spianata all’interno delle aziende di tutto il mondo.

La notizia è stata data da IBM stessa che ha spiegato come per fornire il supporto necessario a soddisfare i bisogni di 130.000 dipendenti dotati di una piattaforma Mac e/o iOS siano necessari solo 24 tecnici specialisti. Un numero limitato che permette un risparmio di cosi elevato. Il risultato positivo ottenuto sembra avere trasformato IBM in una realtà evangelizzatrice finalizzata a raccontare la bontà dei prodotti Apple. Un aiuto importante per una azienda che nel mercato business ha già ottenuto risultati importanti e in costante aumento.

IBM sembra intenzionata a proseguire i suoi investimenti finalizzati a dotate la sua organizzazione con sistemi Apple. I piani sono di superare i 200.000 dispositivi puntando sul risparmio e la produttività. Il risparmio viene ad esempio dal crollo delle chiamate all’help desk che sono del 5% per i sistemi Mac e del 40% per quelli Windows. I dati forniti da IBM non sono tali da confermare la validità delle informazioni fornite da IBM sul TCO ma sono significative nel delineare la volontà di IBM nel proseguire e rafforzare la collaborazione con Apple.

Una comparazione più attenta dei costi indica che il TCO delle due piattaforme sono in realtà simili e comparabili. Per aziende come IBM Apple potrebbe fornire vantaggi e risparmi ma non è detto che la stessa cosa valga anche per altre tipologie di aziende e in altri mercati diversi da quello IT.

Il dato IBM contiene un’altra indicazione interessante. Se servono così poche persone per dare supporto all’utente sui dispositivi Apple, i dipartimenti IT potrebbero venire ridimensionati, numericamente e politicamente all’interno dell’organizzazione aziendale. Facile pensare che si possano essere forti resistenze ad un passaggio dal mondo Microsoft a quello Apple, soprattutto se i budget di spesa passassero dall’essere finalizzato di più sull’hardware (di Apple) che sul personale.

 

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