
Il software sta conquistando il mondo grazie alla sua capacità di evolvere e alle piattaforme ed ecosistemi su cui opera. E' un software sempre più invisibile, potente, intelligente e anche capace di apprendere. Quest'ultima capacità è l'elemento che potrebbe, in un futuro non lontano, mettere a rischio anche i posti di lavoro di numerosi programmatori di codice che oggi alimentano le numerose piattaforme software di intelligenza artificiale che stanno emergendo e imponendosi al mercato e all'attenzione di tutti.
Finora il lavoro di tecnico programmatore sembrava essere al sicuro e uno dei lavori ancora in grado di garantire buoni redditi e prospettive future di lunga durata. Non sembra più essere così. Esattamente come già oggi esistono robot capaci di costruire altri robot, domani intelligeneze artificiali software potrebbero essere capaci di sostituirsi agli umani che le hanno create.
Fonte: www.newscientist.com
Il rischio è diventato concreto dopo la notizia che il Massachusetts Institute of Technology e Microsoft Corp hanno intrapreso un progetto per lo sviluppo di un nuovo tipo di Intelligenza Artificiale, denominato DeepCoder. Obiettivo del progetto è dare forma a una intelligenza artificiale capace di generare nuovi programmi dotati di alcune caratteristiche e funzionalità specifiche e di farlo con semplici operazioni di taglia e incolla di codice già esistente. Il progetto non è il primo ma quelli precedenti non si sono dimostrati facili all'uso come lo sarà, nelle intenzioni, DeepCoder, una Intelligenza Artificiale che potrebbe soddisfare i sogni di molti, produrre nuovi programmi senza dover investire in risorse umane per farlo. Tentativi sono stati fatti in pasato ipotizzando l'uso di modelli di reti neurali per la scrittura di programmi ma non si è mai riusciti a produrre codice leggibile dagli umani.
DeepCoder al contrario sarà dotato di intelligenza e capacità di comprendere le richieste di persone non tecniche che si rivolgeranno alla macchina con semplici richieste funzionali e lasceranno che sia lei a produrre il codice necessario per dare loro forma e renderle operative. Il tutto in tempi rapidi e con risparmi considerevoli sui costi, anche perchè le macchine intelligenti avranno bisogno di un numero inferiore di persone tecniche ad esse assegnate.
Qualora e quando DeepCoder sarà disponibile sul mercato è facile prevedere che molte aziende ne vorranno sperimentare benefici e vantaggi. Se i risultati saranno positivi è facile prevedere una situazione di maggiore competizione per chi lavora nella programmazione software e una diminuzione del bisogno di nuovi talenti in azienda. Fortunatamente al momento neppure DeepCoder è in grado di dare forma definitiva a nuovi programmi. Ci sarà sempre bisogno di qualcuno incaricato di comporre insieme i vari componenti software prodotti dalla macchina per farli funzionare. DeepCoder inoltre sarà difficilmente in grado di soddisfare i bisogni e i requisiti di soluzioni applicative complesse come quelle che oggi garatiscono il funzionamento, la produttività e l'efficienza di molte aziende.
DeepCoder è comunque un altro segnale importrante della strada che la tecnologia ha intrapreso per il dominio del mondo. In questo percorso robot, intelligenze artificiali, Big Data, Cloud Computing e sensori con alcune delle armate in campo ma la vera forza vincente, la testuggine romana in grado di determinare la vittoria finale è rappresentata dal software e dalle sue capacità crescenti di apprendere, anche per rigenerarsi e riprodursi.