
Dall’uscita di Windows 8 con la nuova interfaccia tattile è stato tutto un fiorire di nuovi personal computer laptop utilizzabili come tablet ibridi. Tra i modelli apparsi sul mercato possiamo citare l’Envy x2 di HP, lo Yoga 3 e l’Helix di Lenovo, il Transformer Book e il Vivo Tab di Asus, l’Iconia W510 di Acer, l’XPS 12 di Dell, l’Ativ PC Pro di Samsung, e il Surface Pro ( dotato a differenza degli altri sistemi della lista di un potente processore Intel i5) di Microsoft.
La maggior parte di questi sistemi hanno processori meno potenti di quelli dei PC ma con forza e capacità sufficienti a garantire buone prestazioni nell’esecuzione di applicazioni nella loro componente tablet. Meno performanti saranno invece le applicazioni tipiche degli ambienti Windows PC come la suite di prodotti Office. In alcuni casi le limitazioni prestazionali dipenderanno dalla durata della batteria ma anche dall’ergonomia e dalla maggiore o minore qualità della tastiera integrata ( ma anche rimovibile) e dalla limitata capacità di storage.
L’ibridazione del tablet-laptop presenta, nella fase attuale di evoluzione e integrazioni alcune caratteristiche e problematiche. Quando i due componenti, tastiera/docking station e schermo sono uniti, in alcuni modelli non tutti i bottoni o interfacce hardware sono visibili o facilmente utilizzabili ( vedi ad esepio il modello Ativ di Samsung). Inoltre la componente tablet del sistema è generalmente più pesante della componente tastiera, perché contiene la batteria, il processore, la memoria, le fotocamere, lo storage e altro ancora. Ciò significa che il peso complessivo dell’intero sistema nella sua modalità integrata di laptop è maggiore di un semplice laptop. I modelli disponibili non sono tutti uguali. In alcuni sistemi ad esempio la componente tastiera comprende anche una seconda batteria, molto utile per l’operatività giornaliera ma che rende ulteriormente pesante il tablet-laptop.
I laptop del futuro: always on, always connected
La componente tablet, quando viene separata dal sistema ibridato, non scatena le stesse percezioni positive che l’utente ha imparato a sperimentare con dispositivi come l’iPad. Questi tablet sono generalmente più pesanti, hanno uno spessore maggiore, un design poco attrattivo e non offrono le stesse esperienze utente sensoriali ed emozionali.
Il sistema offre maggiori risorse e vantaggi a chi lo utilizza per scopi lavorativi. Generalmente i sistemi ibridi sono dotati di penne stilo utilizzabili per prendere note e per navigare il web, i display hanno risoluzioni elevate, la durata della/e batteria/e è maggiore e lo storage può essere ampliato con card microSD di varie capacità.
Un punto a sfavore dei sistemi ibridi è il loro costo (ad esempio 1200 per il modello Samsung) . Si pagano le funzionalità del tablet unitamente a quelle del laptop.
A oggi i sistemi ibridi non stanno incontrando il favore del mercato. Vende poco il Surface Pro di Microsoft e non eccelle neppure il PC intelligente ATIV Pro 700T di Samsung. E’ come se il consumatore non fosse interessato a pagare un prezzo solo per poter trasformare un laptop in tablet e/o viceversa. Vista l’insistenza dei produttori, non a caso i protagonisti dell’era personal computer (Microsoft, Acer, Aus, HP, lenovo), il tablet ibrido sembra l’ultimo tentativo per rallentare la migrazione da PC a tablet e per garantirsi share di mercato e guadagni che il successo del tablet sta migrando verso nuovi protagonisti di mercato come Apple, Google, Amazon e Samsung.
Design, meccanica e forma del tablet ibrido
L'ambizione del laptop allo schermo tattile nella versione tablet si esprime in mille modi, forme e meccanismi, come si può evincere dai modelli qui rappresentati per immagini:
VAIO DUE 11 Windows 8 di SONY
Surface Pro di Microsoft
XPS 10 di Dell
Fonte: tekartist.org